Libri. Successo di Giuseppina De Rienzo con “T’amo mio scoglio”, Rogiosi 2023.
Articolo di Maurizio Vitiello – Successo di Giuseppina De Rienzo con “T’amo mio scoglio”, Rogiosi 2023
Una super Giuseppina De Rienzo ci fa amare Procida.
Che bello essere portati a navigare tra queste sue pagine, che felicità saltare da una pagina all’altra, quasi per saziare una voglia d’impadronirsi di quest’isola flegrea.
Si può, anche in modo ondivago scorrere, questo bel libro, scritto con affetto massimo e passione grande per un’isola magica.
L’isola, archetipo dello spazio immaginario, rappresenta il non conosciuto, l’estraneo, il diverso, e anche il suo opposto, quindi purezza, bellezza, libertà.
La convinzione di Romolo Runcini, sociologo della letteratura, non a caso gli farà scegliere Procida come il luogo che meglio incarna il concetto di fantastico: figura dimezzata tra apparenza e essenza, capace di ritualizzare situazioni ed eventi per riportarli ai codici dell’antica conoscenza sapienziale.
Romolo Runcini (Potenza 1925 – Roma 2014) ha insegnato Sociologia della letteratura all’Istituto Universitario Orientale di Napoli dal 1972 al 1997 e alla Sapienza di Roma dal 1981 al 1983.
Vincitore di un concorso nazionale, ha lavorato alla RAI di Roma dal 1956 al 1980.
Per un decennio ha vissuto nell’isola di Procida, per poi rientrare a Roma nel 2008.
Ha tenuto conferenze e seminari nelle Università di Parigi, Londra, Dubrovnik, New York, New Jersey, Connecticut, Houston, Algeri, Glasgow, Niteroi (Rio de Janeiro) e Varsavia.
Per l’Enciclopedia Italiana Treccani ha redatto la voce “Sociologia della letteratura” (Roma, 1977) e ha diretto la rivista “Labirinti del Fantastico”.
Tra le sue pubblicazioni: Illusione e paura nel mondo borghese da Dickens a Orwell (Bari, 1968), Il romanzo fantastico (Napoli, 1978), I cavalieri della paura (Cosenza, 1989), Il sigillo del poeta. La missione del letterato moderno dalla Corte alla città nella Spagna del siglo de Oro (Chieti, 1991), Enigmi del fantastico (Chieti, 2002), Il fantastico in arte e letteratura dal realismo al simbolismo (Napoli, 2006), La parola e il gesto dal futurismo al fascismo (Napoli, 2009).
Presso l’editore Liguori sono usciti i tre volumi de La paura e l’immaginario sociale nella letteratura, Il Gothic Romance (Napoli, 1995), Il Roman du Crime (Napoli, 2002) e Il Romanzo industriale (Napoli, 2012).
Un’uguale fede, una stessa luce di sguardo ha accompagnato Giuseppina De Rienzo in un appassionato viaggio dentro quella lingua di terra, per immergersi e perdersi nelle sue storie.
Numerose pubblicazioni sono state dedicate a Procida, luogo dalla bellezza ritrosa e primitiva, che ha conquistato una recente popolarità divenendo il set del film “Il postino” e ottenendo nel 2022 il riconoscimento come Capitale Italiana della Cultura.
Molti i punti suggestivi dell’Isola, dallo strepitoso Porticciuolo della Chiajolella al nucleo religioso e culturale del borgo di Terra Murata con l‘Abbazia di San Michele Arcangelo, una fondazione benedettina che risale all’XI secolo, distrutta e ricostruita nei secoli, la cui attuale architettura è del ‘500.
Quindi, natura e storia sono le chiavi attrattive.
L’Autrice vive l’Isola e lì si rifugia per scrivere.
Certo ci sono anche cose che non vanno, come ad esempio il “restauro selvaggio” da parte degli isolani che, dipingendo di verde i tetti immacolati, hanno ‘ritoccato’ l’architettura locale.
Il grande patrimonio storico e culturale è tenuto, gelosamente, vivo.
I Misteri Procidani, rappresentazione della Passione di Cristo che si svolge durante il Venerdì Santo, è un appuntamento annuale da non mancare per i rimandi straordinari che suscita; dal 2007 è sorto il laboratorio “La cittadella dei Misteri”, in cui vengono costruite ed esposte le creazioni che poi sfileranno a Pasqua.
Seguitissima ancor oggi è l’elezione della Graziella in estate, legata al personaggio simbolo di una femminilità popolana e schiva, dal romanzo di Alphonse de Lamartine.
Moltissimi i marittimi procidani sparsi nel mondo, ma in calo “la gente di mare” dedita alla pesca.
Al tramonto è l’usanza locale delle “monache di casa”, animate da una profonda devozione religiosa, rivolte al ricamo e alla cucina.
Continua la consuetudine del “cortìgghio”, l’abitudine delle donne anziane di trattenersi in cortile a chiacchierare per commentare i fatti del giorno e le vicende epocali.
Procida non è solo “La Corricella”, borgo di pescatori con le sue casette multicolorate.
Giuseppina De Rienzo rivolge attenzioni, dai problemi dello smaltimento dei rifiuti, che portò all’installazione, rivelatisi poi un severo flop, di cassoni a scomparsa, ai problemi di un sovraffollamento con rialzo dei prezzi.
L’antica Prochyta è terra di limoni e di gabbiani, umori di mare, ma anche simbolo di libertà e, talvolta, margine di distacco e di solitudine.
L’Autrice napoletana afferma che “A Capri si viene per mostrarsi. A Procida per nascondersi”.
Molti gli innamorati dell’Isola, da Elsa Morante, Vittorio Paliotti, Romolo Runcini, Franco Lista, Sergio Zazzera, Farkhondeh Aquai, intellettuale invisa al regime iraniano, al compianto attore Libero De Rienzo, che aveva scelto Palazzo d’Avalos quale location della rassegna di cinema e di arti visive “Arthetica”.
Varie immagini sottolineano quei punti eccellenti dello “scoglio” tanto amato dalla bravissima scrittrice Giuseppina De Rienzo, che presenterà il suo libro al Caffè Gambrinus giovedì 5 ottobre 2023, alle ore 18.
Da comprare, da leggere per immaginare una “full immersion” prossima nell’”Isola di Arturo”.
Maurizio Vitiello
Info:
De Rienzo Giuseppina
T’amo mio scoglio
Rogiosi (2023)
9788869505065
18,00 €