“Loro” di Napoli

Ieri sera, nel contesto della kermesse gragnanese, che vede come protagonista la regina delle tavole italiane, si è dato luogo ad una serie di spettacoli di intrattenimento oltre che la tipica degustazione di pasta. Tra i tanti spettacoli proposti dalle diverse associazioni un plauso è da farsi a dei giovani talenti tutti nostrani che hanno allietato la serata con uno spettacolo dalla bellezza e profondità espressiva ineguagliabile. Questo è il momento non di tessere le lodi di giovani talenti, che hanno fatto echeggiare nell’aria profumata di ragù le loro voci e canzoni, ma soprattutto è il momento della riflessione profonda su tematiche che spesso tendiamo a voler tenere lontane dalla nostra attenzione. Ci spaventa e ci provoca sdegno vedere che nelle strade delle nostre città tutte azzurre, spesso il olore dominante sia il nero delle cronache. Ebbene, Napoli non è solo questo, Napoli è un crogiolo di sentimenti e esperienze sensoriali che restano impressi indelebilmente nella memoria di chi la vive ma anche di chi la accoglie con uno sguardo fugace. E questo lo hanno colto i loro insegnanti, Adriana Serrapica e Gennaro Maresca, che insieme a tutto lo staff del centro artistico Laborart, hanno contribuito ad una virtuosa operazione di consapevolezza e riscoperta dei valori quali amicizia, solidarietà, contrasto al disagio sociale. I bambini hanno egregiamente interpretato i loro personaggi trasmettendo non solo grandi emozioni al pubblico ma hanno lavorato con proficua costanza su questi concetti per lungo tempo. Quest’opera d’arte teatrale non intendeva soltanto ritrarre un pulcinella come solitamente lo conosciamo, ma soprattutto con quella spinta introspettiva del confronto con se stesso…la sua nemesi induceva lo spettatore a non ridicolizzare sui “topoi” della Napoli d’ogni tempo, bensì a riflettere su quanto ancora pulsi il cuore di una “Napoli sventrata”. È stato bello accogliere il messaggio di questi piccoli artisti che, con i loro “quadri d’autore”, hanno dato a questo evento quel colore e quel calore che solo la colonna sonora di Pino Daniele “Napul’è” poteva suggellare. Ciò che conta è che ci hanno donato una perla stupenda…”quando vieni a Napoli piangi due volte, quando vieni e quando te ne vai!” Nonostante tutto, sempre e comunque…

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