Overtourism consegnata la petizione Salviamo Capri!

Overtourism I promotori della petizione “Salviamo Capri! Appello per una giusta regolamentazione dei flussi turistici” hanno consegnato al Comune le prime 1.900 firme della sottoscrizione che ha l’obiettivo “di tentare di stabilire un fronte comune formato dalla diffusa e manifesta volontà della collettività e l’azione delle pubbliche Amministrazioni di Capri e Anacapri, chiamate ad assumere un ruolo dirigente onde poter affermare uno sviluppo economico più sostenibile ed equilibrato della nostra economia turistica”.

Un’estate che il comitato promotore della petizione non ha esitato a definire “drammatica” a causa, si legge proprio nel documento, “di pericolose situazioni di sovraffollamento sul porto e nell’area limitrofa,  arrivi e partenze continui e ravvicinati, corse extra fuori controllo, utilizzo di navi sempre più capienti. Un caos e una deregulation insopportabili che stanno, giorno dopo giorno, minando l’immagine dell’isola e il lavoro dell’imprenditoria locale impegnata ad esaltare sempre più un’offerta di qualità”.

La consegna del documento con le firme allegate – che sarà poi recapito agli enti sovracomunali e alle autorità coinvolte – è stata l’occasione per un lungo dibattito e confronto nella sala consiliare a cui hanno partecipato il sindaco di Capri Marino Lembo, i rappresentanti delle Amministrazioni, dell’imprenditoria, cittadini di Capri e habituè.

Tante le proposte sul tavolo emerse durante il dibattito, da una legge speciale per le isole al modello Venezia da prendere come esempio per affrontare l’overtourism fino alla realizzazione di un box Capri sul porto di Napoli. Tutti concordi su un fatto: occorrono scelte e atti precisi e determinati perché Capri non potrà reggere ad un’altra estate come quella di quest’anno. “Ogni tipo di ritardo o dilazione – è il parere dei promotori della petizione – potrebbe diventare una forma di connivenza nei confronti di una situazione, si ribadisce, pericolosa e rovinosa per Capri e per la sua economia”.

Il caso ha poi voluto che proprio mentre avveniva l’incontro al Comune l’isola era letteralmente paralizzata da lunghissime file alle biglietterie e agli stazionamenti di tutti i mezzi di trasporto.

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