Piano di Sorrento, Mons. Michele Fusco alla Novena di San Michele: “Abbiamo bisogno di pace e giustizia”

26 settembre 2023 | 16:21
Piano di Sorrento, Mons. Michele Fusco alla Novena di San Michele: “Abbiamo bisogno di pace e giustizia”

Piano di Sorrento. Nella Basilica di San Michele Arcangelo continua la Novena in preparazione alla solennità dell’Arcangelo san Michele. Ieri sera a celebrare i Vespri Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva. Mons. Fusco è molto legato alla città di Piano di Sorrento paese di origine della madre Erminia Perrella mentre il padre era di Positano. Inoltre Mons. Fusco è nipote di Giosuè Perrella, storico organizzatore della festa di San Michele.
In una Basilica inondata di luce Mons. Fusco ha pronunciato la sua omelia: «Con questa Novena ci prepariamo alla festa di San Michele Arcangelo. Per me è una gioia vivere con voi questa serata e pregare il Signore, lodarlo anche attraverso l’intercessione dell’Arcangelo Michele. E questa festa si inserisce nel mese di settembre che da vari anni è dedicato al tempo del creato. Il Papa ha mandato un messaggio che porta come titolo “Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne”. Che scorrano fiumi di giustizia e di pace, ne abbiamo bisogno. Che scorra la pace come scorre il fiume, che porti la pace ovunque, che porti la giustizia, che porti il rispetto per il creato.
La pagina che abbiamo ascoltato di Isaia paragona la pioggia alla Parola di Dio: “Come la pioggia così la Parola”. Come la pioggia e la neve che scendono dal cielo dissodano la terra che poi produce frutto, un beneficio per tutti, così la Parola. Quante volte abbiamo potuto sperimentare la mancanza dell’acqua, la siccità. L’acqua è vita, non possiamo vivere senza. E l’acqua che scende dal cielo, quindi viene da Dio, irrora la terra e ritorna di nuovo a Lui, ma non ritorna – dice Isaia – senza aver portato frutto, senza aver cambiato la terra. C’è stata una trasformazione, un cambiamento.
Pensate che in Israele anche il deserto, in un periodo dell’anno, quando riceve la pioggia fiorisce. Quindi la pioggia è vitale, è importante l’acqua perché genera vita nuova.
Così la Parola di Dio che, inviata dal Padre, raggiunge tutti noi e nel cuore dell’uomo genera vita nuova. Noi parliamo di conversione di solito. La Paola di Dio è una Parola efficace, che genera, che dà vita, che porta qualcosa di nuovo.
Ed è questa Parola che deve portare pace e giustizia.
I nostri Arcangeli – Michele, Gabriele, Raffaele – sono messaggeri non di una loro parola ma della Parola di Dio. E la Parola più forte è stata Gesù stesso, con lui è venuta la Parola a parlarci. Dio stesso fatto Parola, “il Verbo si è fatto carne ed è venuto in mezzo a noi”.
Come fare perché scorrano fiumi di pace e di giustizia? La Parola di Dio deve abitare in noi, siamo noi – come comunità – che facciamo scorrere questi fiumi.
Vi lascio tre parole come percorso piccolo per poter accogliere la Parola.
La prima è ascolto. Per prima cosa dobbiamo metterci in ascolto. Quanto è necessario di questi tempi l’ascolto. Sono tanti i rumori e le voci. Occorre che noi cristiani ascoltiamo nel silenzio della Chiesa o nella nostra stanza. Quindi accogliere la Parola nell’ascolto. Necessità di ascoltare, di fare quel silenzio interiore perché il Signore possa seminare ancora oggi la Parola.
La seconda parola è discernimento. Questa Parola cosa dice oggi a me, alla mia vita? Il discernimento possiamo farlo da soli o con qualcun altro, in famiglia oppure in un gruppo ecclesiale, o in Parrocchia o ancora con una guida spirituale lasciandosi guidare e confrontandosi.
La terza parola è azione. Non posso solo ascoltare ma devo agire realmente secondo cosa mi ha detto quella Parola. Devo agire concretamente in famiglia, nella società, sul lavoro per realizzare questo fiume di pace e giustizia che il Signore chiede in questo tempo
Quindi ADA, ovvero Ascolto, Discernimento ed Azione».