Saltato l’accordo tra Poste Italiane e sindacati autonomi: sciopero degli straordinari dal 28 settembre

Saltato l’accordo tra Poste Italiane e sindacati autonomi: sciopero degli straordinari dal 28 settembre
Non ha importanza che il servizio pubblico essenziale stia andando a scatafascio e che l’utenza sia sempre più danneggiata e sfiduciata, non ha importanza che il lavoro sia sempre più compromesso e deviato verso i servizi virtuali, non ha importanza che il personale in servizio sia sempre meno e che, perciò, ci siano in abbondanza stress, malattie e infortuni. Per non parlare dello sfruttamento del precariato. Per Poste Italiane, evidentemente, tutto ciò non ha importanza, perché alla disponibilità sindacale di voler affrontare e discutere di questi argomenti, per trovare soluzioni favorevoli per i lavoratori e per l’utenza, tutelando così il lavoro, la salute, l’occupazione e il servizio pubblico universale, i rappresentanti aziendali hanno risposto che l’azienda parla “solo” con i sindacati firmatari del contratto, cioè con quei sindacati che hanno sempre partecipato proprio alla creazione della situazione denunciata da COBAS Poste, da CUB Poste e da SLG-CUB Poste. Di conseguenza, la riunione del 18 settembre scorso, tenutasi per il tramite del Ministero del Lavoro, si è conclusa con un mancato accordo, per responsabilità aziendale. Ma, con questo tipo di atteggiamento, si dimostra che Poste Italiane non intende risolvere proprio niente, dei gravi problemi esistenti, nella consapevolezza delle conseguenze che ciò farà scaturire.
I sindacati Cobas, Cub e Slg Cub hanno ufficialmente dichiarato l’organizzazione di uno sciopero nazionale relativo agli straordinari, come annunciato in un comunicato stampa diffuso. L’astensione dal lavoro si protrarrà dal 28 settembre al 15 ottobre su scala nazionale, con l’eccezione della regione Liguria, dove è stata fissata la conclusione della protesta per il 9 ottobre.

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