Sant’ Agnello, si è consumato il suicidio della sanità in Penisola sorrentina
SANT’AGNELLO DI SORRENTO. IL SUICIDIO DELLA SANITÀ IN PENISOLA SORRENTINA SI È CONSUMATO. IL PICCOLO ROBESPIERRE SANTANELLESE, AUTORE DI TANTE MACERIE, DOPO GLI APPLAUSI, NON SFUGGIRÀ AL GIUDIZIO DELLA CRONACA E DELLA STORIA! LA SPIETATA RADIOGRAFIA DELLE RESPONSABILITÀ, PASSATE, PRESENTI E FUTURE, NELL’ARTICOLO DI VINCENZO CALIFANO
La spietata radiografia delle responsabilità, passate, presenti e future, del suicidio della sanità in Penisola Sorrentina, consumato ieri con l’affossamento definitivo del progetto Ospedale Unico, pubblicata da Vincenzo Califano, e riportata in calce, merita due brevi osservazioni, che sono sfuggite, purtroppo, anche alla maggior parte della stampa: 1) come mai nessuno ha approfondito le “motivazioni reali” dell’assenza alla infausta deliberazione, assenza per me prudente, corretta e intelligente, dei consiglieri di maggioranza Pietro Gnarra e Corrado Fattorusso?; 2) come mai il Signor Sindaco Antonino Coppola, nella sua applauditissima requisitoria in autodifesa, non ha ritenuto, doveroso e opportuno, chiarire all’opinione pubblica le “alternative concrete”, annunciate alla vigilia (dico concrete, cioè fattibili), le sedi competenti (quali: Regione Campania, ASL, amministrazioni locali???) e l’ampio consenso acquisito? Era l’occasione perfetta per giustificare persino il suo effimero epitaffio funebre, in conclusione: “L’Ospedale Unico una buona idea, nel posto sbagliato”. COMUNQUE, IL PICCOLO ROBESPIERRE SANTANELLESE, AUTORE DI TANTE MACERIE, DOPO GLI APPLAUSI, NON SFUGGIRÀ AL GIUDIZIO DELLA CRONACA E DELLA STORIA! Raffaele Lauro.