Storie d’estate A Santa Maria di Castellabate Marta Chiariello, bagnina, si racconta. E’ importante diffondere la cultura della sicurezza in mare.
“Ho voluto coniugare lavoro e mare e, così, ho seguito il corso per il conseguimento del brevetto di bagnino di salvataggio tenuto dall’istruttore Natalino De Santis della Società Nazionale di Salvamento, ed eccomi qua!”.
E’ Marta Chiariello, 18 anni, appena diplomata al Liceo “Alfonso Gatto” di Agropoli in Scienze Applicate e pronta a raggiungere l’Università degli Studi di Chieti per studiare Psicologia. Intanto presta servizio come bagnina nel complesso alberghiero di Palazzo Belmonte di Santa Maria di Castellabate. Già, una figura tradizionalmente maschile nell’immaginario collettivo si apre oggi al mondo femminile che affronta con entusiasmo e professionalità il delicato ruolo di lifeguard.
Accade sovente, durante le mareggiate estive, di dover allertare gli incauti bagnanti sullo stato di pericolosità del mare, nonostante la bandiera rossa sventoli sulle onde furiose.
“I più incoscienti – spiega Marta – sono coloro che sono convinti di saper nuotare! Si avventurano ignorando le correnti che trascinano al largo e che rendono complesso il ritorno a riva”.
Già, perché ogni “mare” ha le sue dinamiche e la conoscenza di esse è fondamentale.
“Quando ci accorgiamo che qualcuno è in pericolo, interveniamo repentinamente. Facciamo squadra tutti noi bagnini di questa grande spiaggia ed evitiamo che accada il peggio. E non senza paura – avverte la Chiariello – perché l’impetuosità dei marosi, talvolta, può mettere in difficoltà anche noi. Tuttavia la struttura è sensibile e dotata di tutte le attrezzature necessarie alle operazioni di salvataggio e il corso ci forma a prestare un primo soccorso a chi è in difficoltà”.
La grande spiaggia si estende per più di due chilometri tra i borghi di Santa Maria e San Marco, le marine di Castellabate, ed ospita numerosi stabilimenti balneari. Ampia, di sabbia dorata e fine, fa di quest’ansa del Cilento una meta particolarmente ambita da turisti italiani e stranieri.
Certamente il compito di un bagnino è soprattutto quello di prevenire gli incidenti in acqua con un’attenta vigilanza sul comportamento degli utenti facendo rispettare ordinanze e regolamenti. “Essere concentrati sempre su tutta l’area alla cui sorveglianza si è assegnati – chiarisce Marta – è fondamentale. Così come dialogare con i turisti che, in verità, qui sono molto corretti”. Ed infatti, lo scopo del corso di formazione è anche quello di diffondere la cultura della sicurezza in mare e sulla spiaggia. Un lavoro di sinergia con Guardia Costiera, Amministrazione comunale e Associazioni perché il mare sia vissuto con serenità e rispetto.
Rosanna Di Giaimo