Taglio ippocastani a Castellammare: protesta choc, “tagliamo le mani agli speculatori”
La storia del taglio degli ippocastani del viale delle reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia fa registrare un nuovo capitolo. In questa settimana via avevamo dato conto di quanto era venuto fuori dalle analisi volute dal comune di Castellammare sullo stato di salute degli alberi. Analisi che erano state del tutto negative e che salvavano un solo albero a fronte dell’abbattimento degli altri 23. A questi risultati c’è da riscontrare anche la presa di posizione del presidente dell’ente Parco dei Monti Lattari, Tristano dello Ioio che dalla pagine del quotidiano “Metropolis” ha attaccato aspramente gli ambientalisti del Wwf Terre del Tirreno secondo il quale le preteste inscenate da quest’ultimi sono servite solo a fare perdere ulteriore tempo alla realizzazione del progetto ed erano fondate solo su chiacchiere. “Il tecnico del parco dei Monti Lattari che ha asseverato la perizia del comune aveva ragione, gli ippocastani vanno abbattuti, abbiamo perso 4 mesi dietro a un pettegolezzo senza fondamento” ha dichiarato al giornale aggiungendo poi che “Finalmente le analisi fatte effettuare dal comune confermano che la posizione del Parco Monti Lattari era ed è legittima e soprattutto che il suo lavoro è sempre teso alla difesa dell’ambiente”. Tuttavia la posizione dell’ente parco dei Monti Lattari non trova consensi favorevoli tra gli ambientalisti i quali insistono nella protesta e nella giornata di ieri hanno aggiunto un nuovo capitolo alla storia. Una nuovo capitolo dai toni forse troppo sopra le righe e molto forti. Infatti. ieri hanno collocato all’interno del viale della reggia di Quisisana due striscione che contestano l’abbattimento degli ippocastani. Il primo recita: “Il viale degli ippocastani è un monumento, non si tocca”. Il secondo invece molto più forte recita “Tagliamo le mani agli speculatori e amici del cemento”. Insomma, la storia si arricchisce di un nuovo capitolo che probabilmente sposta il tutto su un altro fronte. Un fronte che, dopo i due striscioni choc collocati nel viale della reggia di Quisisana, non sarà necessariamente solo amministrativo perché ora le autorità di polizia dovranno capire se si tratta solo di una protesta o c’è qualcosa di diverso dietro di essa.