La Costiera Amalfitana è sempre più in emergenza abitativa.
Se, fino a qualche anno fa era possibile trovare qualche abitazione in fitto, magari non ad Amalfi, Ravello e Positano, ma ad Atrani, Scala, Agerola, ora la situazione è disperata; in tutti i paesi della costiera l’overtourism ha creato la proliferazione di affitti brevi. Senza dubbio il turismo è positivo per l’economia della costiera, porta lavoro e fa bene a tutto l’indotto, ma una sua conseguenza è la mancata possibilità di trovare un alloggio con locazione di lungo periodo. Evidente è lo spopolamento delle cittadine costiere, che sono piene di turisti, mentre i residenti sono obbligati, loro malgrado, a trovare una soluzione abitativa lontano dal luogo di nascita.
Poi ci si lamenta che non si costituiscono nuove famiglie e non si fanno figli; ma come crearsi un futuro senza avere un tetto sulla testa? Basta girare per le piazze dei paesini costieri per sentire la storia di tante persone, dove sfratto e fitto raddoppiato sono le parole più usate; cambiano le modalità, ma non la sostanza.
In tutto ciò oggi l’unico paese dove è ancora possibile trovare una casa è Tramonti; il comune montano sta diventando il dormitorio della Costiera.
Le famiglie scelgono la cittadina proprio per risolvere il problema alloggio e non allontanarsi troppo dalle proprie radici, con tutti i disagi che ne derivano per recarsi sul posto di lavoro o andare a scuola. Diventa difficile abituarsi ad una realtà diversa, ma non ci sono alternative finchè non ci saranno regolamenti chiari sul sistema degli affitti brevi, che aiutano l’economia ma non la società.
C’è di positivo da dire che Tramonti salverà le proprie scuole e tutta la costiera: grazie alla disponibilità di alloggi, mentre nei paesi della costiera ci saranno sempre meno bambini, con conseguenze irreversibili per le scuole, Tramonti vedrà un’evoluzione positiva della propria comunità cittadina.