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Cronaca
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Un piccolo ricordo di un amico grande

10 settembre 2023 | 07:30
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Un piccolo ricordo di un amico grande

Ho pensato, qualche volta, che non sarebbe mai morto. Perché di persone così il mondo ha bisogno .
Sul mio telefono, oggi, è comparsa una foto di Mimmo De Masi, con sotto un link, e ho immaginato rimandasse a una sua dichiarazione, una delle tante che valeva la pensa leggere, sempre. Perché lui la banalità non sapeva neppure dove fosse di casa.
È stato un visionario, ma con i piedi felicemente per terra. Venti anni fa, in tanti lo seguimmo in quell’avventura che, all’inizio, quasi solo lui aveva intravisto: la Fondazione, l”Auditorium, e poi un festival lunghissimo, pieno di musica e di parole. Un progetto colto, intelligente, elegante. Unico ed entusiasmante. È stato bello farne parte.
Da Mimmo ho imparato un sacco di cose: la cura assidua del dettaglio, per esempio; e la voglia di pensare in grande, ove possibile o anche no. Aveva un sorriso contagioso e una franchezza, nei rapporti, che dall’interlocutore ne pretendeva in pari misura. Qualche scintilla sarebbe poi venuta fuori, per fortuna e per forza; incomprensioni mai, perché con Mimmo era sempre meglio dirsi tutto.
Una delle mie gioie più grandi fu l’essere scelto da lui per guidare il Festival. Un’altra, persino maggiore, è stata il riabbracciarlo dopo un periodo complicato, in cui c’eravamo interfacciati poco e male. Avremmo avuto tempo, poi, per dirci che ci eravamo voluti bene e ce ne volevamo ancora. Lo sapevo già, e avrei preferito non dovermene accorgere oggi, un’altra volta. Avrei voluto che il link accanto alla sua foto, quello comparso sul mio telefono, rimandasse solo a un’intervista, a una riflessione intelligente, una delle tante, resa ancora più acuta dalla capacità di navigare controcorrente; senza mai perdere di vista l’approdo.
E invece era una notizia crudele e brutta, di quelle che come antidoto ammettono, forse, solo la bellezza, così cara a Mimmo De Masi. Di bello, nella mia mente, restano allora il ricordo di un maestro amico e la consapevolezza di aver percorso insieme un magnifico pezzo di strada. Un privilegio prezioso.
“Siate felici”, avrebbe detto Mimmo per salutarci. Ci proviamo, ma non è facile.

Stefano