Vendita Salesiani: Andrea Di Martino, “non sono d’accordo sull’acquisto pubblico della struttura”
Sulla vendita del complesso degli ex Salesiani di Scanzano a Castellammare di Stabia in questi giorni Anpi Castellammare/Gragnano, Auser Castellammare Odv (Ass), Azione, Democratici e Progressisti, Fondazione Maria Fanelli ETS, Italia Viva, Idea Città (Ass), Radici Nuove (Ass), Sinistra Italiana, Sveglia.. Moci (Ass), Cgil, Cisl, Uil hanno lanciato un appello affinché la regione Campania oppure la Città Metropolitana di Napoli, acquistino la struttura per proseguire nella sua utilizzazione dedicata ai giovani con l’uso gratuito degli spazi all’aperto, da sempre punto di riferimento per i ragazzi del quartiere vogliosi di trascorrere, insieme ai tanti volontari, il tempo libero nei campetti di calcio, basket e pallavolo della struttura. Ma non solo, perché il complesso che fu del facoltoso amante e studioso di archeologia notaio Ferdinando Spagnuolo, aveva soprattutto una vocazione turistica culturale che attraverso la collaborazione con l’Universita’ del Maryland puntava al rilancio delle ville di Stabia, un tema centrale rispetto all’idea della valorizzazione archeologico dell’area stabiese. Ebbene oggi, sulla questione vendita dei Salesiani registriamo ad Andrea Di Martino, ex vice sindaco del comune di Castellammare di Stabia, nonché imprenditore nel settore della ristorazione e politicamente impegnato nell’are della sinistra, non piace la soluzione paventata dell’acquisto pubblico della struttura ed auspica invece l’acquisizione da parte dei privati. “Non è utile alla città che la Regione acquisisca il complesso della Fondazione Ras. Non è utile per due ordini di motivi – scrive sulla suo profilo facebook Andrea Di Martino – In primo luogo perché questa città ha bisogno di liberare interventi di imprenditori privati. Uno dei suoi punti di crisi è stata proprio l’eccessiva dipendenza all’intervento pubblico dell’economia locale. La Regione Campania intervenendo nel fallimento Sint già ha svolto un ruolo importante. Ora è il tempo che si creino le condizioni perché siano i privati ad investire . Il complesso è da più di venti anni che non è utilizzato dall’ordine dei Salesiani. Fu acquisito a suo tempo da una Fondazione privata che vi ha realizzato un centro di studio internazionale sul patrimonio archeologico della nostra città. L’esposizione debitoria della Fondazione ha reso indispensabile la vendita all’incanto del bene. Il compito del comune dovrebbe essere quello di organizzare un nuovo sistema di viabilità e parcheggi in quella zona, collegandola con un ascensore alla stazione Eav di Castellammare centro, chiedendo alla stessa Eav di realizzare alcune di queste opere, come compensazione alla impronta ambientale dei lavori che sta eseguendo sulla nostra città. Questo consentirebbe di trasformare il sito in un nuovo complesso alberghiero, che in questo momento è un indifferibile necessità per lo sviluppo turistico della città. Ed è chiaro che un nuovo complesso alberghiero può essere realizzato e gestito solo da un trasparente imprenditore privato”.