A Sant’Agnello nell’Oasi in Città torna “Urban Nature” con Gianni Menichetti e Claudio d’Esposito
A Sant’Agnello nell’Oasi in Città torna “Urban Nature”, la festa promossa dal WWF, la festa della Natura in città promossa dal WWF che ha l’obiettivo di rendere sempre più evidente il valore della natura in città e rinnovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, ridando spazio alla biodiversità.
Presente anche l’artista e poeta Gianni Menichetti che da 54 anni vive nel Canyon selvaggio “il Porto” di Positano, salvato dal WWF dalla cementificazione, a contatto con la natura e senza gli agi della moderna civiltà, in compagnia della sua famiglia di cani, galline, anatre, tortore, rane, rospi, pipistrelli e salamandre, a cui ha dedicato il suo ultimo libro (ed. the Golda Foundation, Moraga, California) intitolato “Animal Loves of My Life”. Menichetti è rimasto molto colpito dall’Oasi: «E’ molto bello perché puoi avere l’amicizia delle piante, dei volatili… Io naturalmente amo il mio Vallone e cerco in ogni modo di mantenere gli esseri umani lontani. Non è per egoismo ma è per non avere invasioni barbariche. Amo la natura».
Abbiamo poi sentito Claudio d’Esposito, Presidente del WWF Terre del Tirreno: «Questa giornata è dedicata alla natura in città. E’ stato dimostrato che la natura aiuta il nostro benessere fisico ma anche psichico. Abbiamo bisgono di alberi, di verde in città. In queste occasioni raccogliamo dei fondi per realizzare delle oasi come questa negli ospedali pediatrici perché i bambini che stanno in natura guariscono prima, la loro degenza viene aiutata.
Nell’Oasi in Città in cui ci troviamo abbiamo ricostruito la natura partendo da zero dopo averla distrutta. Siamo sul tetto di un parcheggio, un fenomeno che noi abbiamo definito boxlandia, ovvero la trasformazione dei nostri giardini ed agrumeti storici in scatole di cemento dove parcheggiare le auto sotto terra. Questo è uno dei più grandi come parcheggi e siamo riusciti, grazie all’amministrazione di Sant’Agnello e ad un bravo giardiniere, di mettere appena un metro di terra e ricostruire un ecosistema unico. Talmente unico che siamo stati premiati dal premio “Il verde editoriale” nel 2018 come uno dei migliori esempi di rinaturalizzazione di aree distrutte.
Non dobbiamo solo conservare e tutelare la natura ma dobbiamo anche ricostruire dove è stata distrutta. La natura in città va riportata, gli alberi vanno messi.
Pochi sanno che – secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – il 99% della popolazione del pianeta respira aria inquinata e l’Italia è al primo posto per le morti in tutta Europa dovute all’aria inquinata».