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Agerola, l’avvocato Lello Di Capua di “Agerola nel cuore” interviene sui lavori della Terna, accuse per i tralicci come a Vico Equense segui la diretta

Agerola, dal versante della Costiera amalfitana dei Monti Lattari come da quello della Penisola sorrentina, ricordiamo che fra Vico Equense e Piano di Sorrento ci sono stati duri attacchi per i lavori della Terna , per i tralicci, per la strada Raffaele Bosco e per il mancato spostamento dell’impattante e, secondo alcuni pericolosa, centrale Enel. Ebbene su questi lavori di notevole impatto , che dovrebbero portare maggiore energia elettrica , fra l’altro a Capri, non ci sono solo le proteste vicane, pare che dietro l’interesse pubblico di questi lavori venga comunque stravolto un territorio che dovrebbe essere protetto dal Parco dei Monti Lattari, in Regione Campania e in Parlamento sono partite interrogazioni e pare vi sia anche l’interessamenteo della procura della repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata.

L’avvocato Lello Di Capua del gruppo consiliare “Agerola nel cuore” per fare chiarezza sui lavori della Terna: «Mentre nel Friuli, nel Veneto, in Lombardia, in Emilia Romagna, in Toscana, nel Lazio, in Calabria si eliminano i tralicci e si interrano i capi dell’elettrodotto ad Agerola si ritorna al passato e si installano nuovi tralicci con una devastazione del paesaggio.
Il Comune di Agerola è interessato dai lavori di realizzazione dell’elettrodotto. Il Comune, il 30 settembre 2020, ebbe a sottoscrivere una convenzione con Terna con la quale da una parte il Comune assicurava la piena disponibilità delle aree necessarie ai lavori ed in cambio Terna compensava il Comune con una somma economica concordata in 950.000 Euro.
Questa somma si giustifica attraverso un cosiddetto equilibrio ambientale cioè l’intervento che naturalmente viene realizzato in un’opera ad altissimo pregio ambientale e sottoposta a vincoli paesaggisti richiede lavori di scavi, sbancamenti, opere in cemento armato, piloni che reggono la struttura altamente impattanti.
Quindi le opere di compensazione servono per riequilibrare quello che si viene a determinare con questo intervento che certamente non è bellissimo.
Ma il Comune di Agerola come spenderà questi 950.000 Euro? Nella convenzione stipulata si legge che “il Comune, nel riconoscere le opere sono idonee a compensare le interferenze ambientali e territoriali connesse alla realizzazione dell’intervento si dichiara pienamente soddisfatto”.
Il Comune, in un allegato alla convenzione, il sindaco descrive l’intervento di riqualificazione che consiste nella “realizzazione (ovviamente con la quota parte dei 950.000 Euro) del parco di Punta Corona e di altre opere di polo sociale presso il campo sportivo San Lorenzo”.
Ci viene da chiedere: ma se questi soldi sono destinati a realizzare un intervento di compensazione e riequilibrio ambientale, cosa c’entra con il territorio, con la deforestazione, con la distruzione del paesaggio la realizzazione di ulteriori opere cementizie e non solo?
Certo, l’Amministrazione sceglie discrezionalmente e come ritiene gli investimenti da fare. Ma sono investimenti che hanno una loro logica, una loro ratio, in quello che è il danno che è stato arrecato al nostro paesaggio. Al netto del fatto che peraltro il Comune si impegna, come si legge nella convenzione, “assicurare la piena disponibilità delle aree necessarie allo svolgimento dei lavori di realizzazione degli interventi”.
Ma queste aree sono del Comune o sono dei privati? Certo i privati stanno ricevendo proposte di risarcimento separate rispetto alla compensazione ma vogliamo vedere che tipo di risarcimento o di offerte economiche stanno ricevendo i privati che sono meno di una elemosina, a volte si parla anche di poche centinaia di euro alle persone che vedono invasi i propri territori con questa devastazione ambientale? A fronte dei soldi che invece il Comune incamera impegnandosi nei confronti di Terna a dare la disponibilità delle aree. Come se le aree fossero di proprietà comunale. Le aree sono per la maggior parte di proprietà dei privati che sui propri fondi vedono realizzare questa mega opera pubblica. Probabilmente bisognerebbe riequilibrare tutto questo in maniera diversa.
Noi, come gruppo consiliare, ci permettiamo solo di segnalare che probabilmente vanno riequilibrati questi soldi che il Comune incassa (o incasserà) a fronte di un danno che probabilmente ricevono i privati più che l’amministrazione stessa».

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