Ancora sangue sulla Costiera amalfitana, l’associazione vittime della strada invoca le telecamere sulla SS 163! L’ANAS risponderà?

Ancora sangue sulla Costiera amalfitana, l’associazione vittime della strada invoca le telecamere sulla SS 163! L’ANAS risponderà? La mancanza di telecamere , ma anche di ogni intervento che limitino le velocità, come chiesto sulla Meta – Amalfi, ma anche dai Colli di San Pietro a Piano di Sorrento fino a Positano, oltre che nel tratto Maiori – Cetara, diventate piste di motocross, la mancanza di sicurezza e di sistemi di controllo o semplici telecamere mancano e permettono addirittura a pirati della strada di investire un lavoratore e lasciarlo a terra scappando.  Positanonews sta seguendo la vicenda dal primo minuto e invochiamo ancora chi ha visto a informare la famiglia o i carabinieri . Ma che manchino le telecamere nella strada più famosa d’Europa per il turismo, non solo d’Italia e della Campania, è gravissimo. Incapacità, negligenza, superficialità, cavilli giuridici, devono essere superati dopo tanto sangue su una strada che ha visto mietere anche vittime giovanissime!

Lo ha evidenziato il presidente dell’Associazione per la Tutela delle Vittime della Strada in Costa d’Amalfi Salvatore Gagliano, intervenuto in seguito al grave incidente stradale avvenuto due giorni fa a Furore, non distante dal bivio per Marina di Praia, sulla cui dinamica ancora non vi è chiarezza.

“È questo l’ennesimo segnale dello stato di scarsa sicurezza in cui versa la S.S. 163 Amalfitana, dichiara Salvatore Gagliano – Nel punto dove è avvenuto lo scontro non ci sono telecamere, la qual cosa rende impossibile identificare l’automobilista che ha omesso di soccorrere il centauro”.

Un problema, quello della scarsa videosorveglianza lungo la strada, che può rivelarsi particolarmente serio quando c’è da ricostruire la dinamica di un incidente, come quello di Furore, avvenuto, peraltro, in uno dei tratti più angusti ed a più scarsa visibilità della rotabile, come ben si evince dall’immagine di copertina scattata in prossimità del luogo in cui è avvenuto il sinistro (km 22,200).

“Le telecamere non ci sono per chilometri e chilometri, lasciando letteralmente “al buio” la strada della Costiera – ha proseguito, infatti, sul punto, Gagliano – È assurdo che in una destinazione apprezzata in tutto il mondo si debba spesso ricorrere a telecamere installate dai privati per fare luce su incidenti, furti o rapine che avvengono nel territorio. Auspichiamo un intervento del nuovo Prefetto affinché vengano affrontati con determinazione i problemi che attanagliano la viabilità e la sicurezza in Costiera Amalfitana“.

Problematiche, queste ultime, che si aggiungono alle annose criticità che si riscontrano da tempo lungo l’arteria.

“Ancora una volta chiediamo all’Anas di tenere sotto controllo il manto stradale, asfaltato in occasione del passaggio del Giro d’Italia lo scorso Maggio e già dissestato nel tratto stradale di Conca dei Marini dove sono stati effettuati altri lavori: l’aggiunta di nuovi strati di asfalto a quelli già esistenti implica l’abbassamento dei muretti di protezione, conseguentemente di altezza tutt’altro che norma – ha aggiunto Gagliano – Saremo ripetitivi, ma invitiamo chi di dovere al taglio degli alberi che ostacolano la visuale in curva e spesso sono causa di incidenti“.

La prudenza alla guida, tuttavia, viene prima di tutto.

“In ultimo, ci rivolgiamo ai motociclisti perché moderino la velocità quando percorrono la S.S. 163, sperando che i nostri continui appelli non restino lettera morta e che, a cominciare dall’Anas, ognuno per le proprie competenze possa attivarsi per porre fine ai numerosi pericoli che incombono sulla Statale Amalfitana e sulle altre strade provinciali che portano a Ravello, Scala e Tramonti“, ha concluso il presidente dell’Associazione per la Tutela delle vittime della strada.