Antonio Conte al Napoli sarebbe davvero la scelta giusta?
Antonio Conte al Napoli sarebbe davvero la scelta giusta?
Il Napoli si trova in una fase tumultuosa, sia sul campo da gioco che al di fuori. I dubbi legati a Rudi Garcia sono stati portati alla luce, addirittura dallo stesso presidente Aurelio De Laurentiis. Questa situazione ha aperto la strada a molte speculazioni e congetture sul futuro della squadra azzurra. Ma partiamo da ciò che sappiamo con certezza.
Prestazioni altalenanti
Nelle prime 10 partite sotto la guida di Garcia, il Napoli ha attraversato un percorso tutto tranne che lineare. Ciò che emerge è una chiara confusione tattica e prestazioni altalenanti. Le prime uscite hanno mostrato una squadra capace di brillare nei primi tempi, solo per sprofondare nei secondi. La gestione delle risorse umane è apparsa problematica, il rapporto tra il tecnico francese e la piazza napoletana non è mai sbocciato appieno, e, dal punto di vista tattico, tanti sono stati gli esperimenti e tanta è stata la confusione mostrata, causando tensioni nello spogliatoio.
Tutto questo ha portato il presidente Aurelio De Laurentiis a mettere in discussione il futuro di Garcia dopo soli 10 incontri.
Antonio Conte è il giusto profilo?
Tra i nomi che circolano come possibili sostituti, quello che attrae di più è Antonio Conte. Ma sarebbe davvero la scelta giusta?
La risposta dipende dalla prospettiva con cui si guarda alla situazione. Se il Napoli ha bisogno di un allenatore carismatico e di un grande motivatore, qualcuno che possa riportare la squadra sulla strada giusta immediatamente, allora Conte sembra l’opzione ideale.
Dubbi sulla Visione a Lungo Termine
Tuttavia, sorgono dubbi quando si guarda alla prospettiva a lungo termine. Conte è noto per la sua capacità di risollevare squadre in difficoltà e situazioni complesse, ma è altresì noto per le sue grandi difficoltà a mantenere una certa continuità negli anni. E’ un allenatore che, sistematicamente, dopo poco tempo inizia a scontrarsi con le dirigenze, alimenta un clima negativo e le sue continue richieste di mercato hanno sempre generato malumori tra le dirigenze. Ma la questione è se possa essere il giusto architetto di un progetto a lungo termine. In passato, ha dimostrato di essere riluttante ad accettare incarichi in corso di stagione, anche se con successo, come nel caso della prima stagione al Tottenham. Inoltre, l’aspetto economico potrebbe rappresentare un ostacolo, dato che il suo contratto con gli Spurs prevedeva uno stipendio di 17 milioni di euro, una cifra che il Napoli difficilmente potrà eguagliare.