Castellammare. Centrosinistra tutto documenti e comunicati ma senza partecipazione popolare per la vicenda del Porto di Marina di Stabia
Castellammare di Stabia ( Napoli ) E’ di alcuni giorni fa l’ultimo documento sottoscritto da ben otto partiti e liste civiche indirizzato ai commissari prefettizi affinché intervenga presso l’Autorità portuale del mar Tirreno centrale per recuperare il ruolo strategico che può avere il porto stabiese a livelli regionale, per recuperare fondi del PNRR, richiamando anche alla questione annosa della Fincantieri.
Si tratta del Partito democratico, Movimento 5 stelle, Azione, Italia viva, Europa verde, Sinistra italiana, Energia pulita, Essere Stabia, Democratici e progressisti.
Il documento inizia con un piccato richiamo indirizzato alla società Marina di Stabia per i mancati lavori a terra: “Non smetteremo mai di chiedere alla dirigenza di Marina di Stabia di mantenere gli impegni assunti con l’accordo del “Contratto d’Area” e chiudere una vicenda che oramai la città di Castellammare si porta dietro come una zavorra dal lontano 1997.”
Scorrendo commenti e interrogativi più pregnanti dei cittadini sui social sorge quasi unanime una domanda: ma tutti questi partiti e liste in questi ultimi cinque anni di cosa si sono occupati?
Rileggendo comunicati, ruoli istituzionali svolti in passato dai rappresentanti ed a qualche riunione fatta di recente dal cosiddetto campo largo cercheremo di costruire l’identità politica e l’organizzazione democratica di questi partiti, numero di iscritti, coordinatori, dirigenti, congressi, assemblee pubbliche ed tutto quanto è previsto per organizzare la partecipazione, informazione e decisione dei cittadini.
Partendo dal PD stabiese, ad onor di cronaca è senza dubbio un partito che svolge le sue funzioni di collegamento e rappresentanza tra i cittadini e istituzioni, ha svolto un congresso cittadino di recente, ha un organismo dirigente il cui segretario è Giuseppe Giordano, svolge iniziative pubbliche ed assemblee con discreta regolarità.
Il Movimento 5 stelle stabiese pur essendo il partito che potrebbe rivendicare la guida del centro sinistra in quanto alle ultime elezioni amministrative aveva eletto due consiglieri contro uno solo del PD, non ha nessuna struttura attiva sul territorio, nessun direttivo, non ha un coordinatore o un portavoce protempore cittadino. Se pur si registra da parte di deputati e senatori eletti sul territorio un lavoro operoso il tutto viene svolto in assenza di un confronto interno al movimento e del doveroso confronto con i cittadini. Alle riunioni formali e informali viene rappresentato dal deputato Gaetano Amato.
Di Azione, partito di Calenda, non si hanno notizie di sedi e strutture dirigenti in città, non si registrano iniziative ed è rappresentato ufficialmente dall’ ex presidente del consiglio dell’amministrazione Cimmino, Vincenzo Ungaro e Mario Russo.
Italia viva anch’essa non ha nessuna struttura politica, non si registrano iniziative politiche o assembleari, ed è rappresentata dall’ex sindaco Toni Pannullo.
Europa verde e Sinistra italiana, non hanno strutture politiche e dirigenziali cittadine ed ugualmente non si registra alcuna attività politica e di militanza in città. Sono rappresentate da Francesco Ferrara e Tonino Scala.
Energia pulita è una nuovissima componente del centro sinistra allargato, ed è rappresentata dall’Ex consigliere e vice sindaco Andrea Di Martino. Diamo il beneficio del tempo per conoscerne l’operato e la struttura organizzativa dell’associazione.
Essere Stabia, è una lista civica rappresentata agli incontri dall’ex consigliere comunale Francesco Russo e dall’ex assessore Gennaro Caiazzo. Anche di essa non si rilevano iniziative politiche e assembleari negli ultimi anni.
Infine abbiamo la lista civica Democratici e progressisti” che nel 2020 appoggiò Vincenzo De Luca nella campagna elettorale regionale. Il suo nome è ri-comparso nello scenario politico stabiese negli ultimi mesi in diversi comunicati indirizzati alla commissione prefettizia e non solo. Questa lista fu sostenuta nelle regionali del 2020 da Salvatore Vozza, ad oggi non abbiamo altre evidenze.
Ora, questa breve ricomposizione ricavata da pubblici comunicati e incontro interpartitici, termine antico ma calzante, evidenzia una verità svilente, nello scenario da parte delle organizzazioni politiche stabiesi non esiste un vero coinvolgimento dei cittadini, quantunque la libera associazione non debba necessitare prevedere una struttura burocratica eccessiva, però essa non può precludere alla cittadinanza un coinvolgimento finanche nella co-progettazzione. Purtroppo questo avviene oggi, in una fase dove trasparenza e coinvolgimento dovrebbe essere la sola parola d’ordine. Ed invece si cede il passo ai meri conti matematici su sovvenzionamenti regionali, statali ed europei mai discussi apertamente.
La politica si apra seriamente e urgentemente alle a i cittadini, già è tardi!