Castellammare e le sue acque, una ricchezza negata. Le terme nuove diventeranno ospedale, l’Acqua della Madonna fuori norma, le chiacchiere sono belle i fatti pochi

Castellammare e le sue acque, una ricchezza negata. Le terme nuove diventeranno ospedale, l’Acqua della Madonna fuori norma, le chiacchiere sono belle i fatti pochi “Gli stabiesi devono conoscere lo stato delle sorgenti minerali, che costituiscono la ricchezza di Castellammare e tornare ad avere un rapporto con le acque per essere comunità partecipe della propria identità”. L’ha detto ieri sera Giovanni Talarico, professore di Chimica della Federico II. Molto partecipata l’iniziativa del Circolo Nautico coordinata da Amleto Vingiani.

Si è impegnato a trovare una soluzione per restituire Acqua della Madonna e Acidula agli stabiesi il direttore dell’Asl Na1 Giuseppe Russo: “Dobbiamo rispettare le norme. Nichel e random superano la soglia consentita, ma è un diritto degli stabiesi tornare a berla”.

Parla di trivellare il percorso delle sorgenti il direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Luca Carbone: “Senza modificare la natura di queste acque che hanno una caratteristica di radioattività legata al carattere vulcanico della falda”.

Allarga il ragionamento Gigi Vicinanza che ha chiuso i lavori dopo una serie di interventi: “Castellammare deve riappropriarsi delle sue acque e non merita di essere mortificata continuando ad essere governata dai poteri criminali. Lo scenario delle Nuove Terme è drammatico, giusto farne un ospedale. Sulle Antiche bisogna ragionare in termini di termalismo moderno, ma anche riflettere su come fare in modo che una volta aperte non siano in perdita guardando a quanto avviene ad Agnano”.

Tante chiacchiere, anche belle, a Castellammare di Stabia, la cittadina della provincia di Napoli che ha tutti i requisiti per essere una gemma del turismo in Campania, ma alla fine i fatti sono pochi. Pure il nome al porto  è stato perso dato a Pompei .

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