Castellammare, Ospedale San Leonardo a rischio declassamento senza reparto di Emodinamica: i partiti di centrosinistra chiedono chiarezza

25 ottobre 2023 | 10:50
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Castellammare, Ospedale San Leonardo a rischio declassamento senza reparto di Emodinamica: i partiti di centrosinistra chiedono chiarezza

Castellammare, Ospedale San Leonardo a rischio declassamento senza reparto di Emodinamica: i partiti di centrosinistra chiedono chiarezza
L’inaugurazione del nuovissimo nosocomio all’orizzonte, i rischi ed il declassamento del nosocomio attuale è una realtà di adesso. La sanità stabiese è attanagliata da attese e dualismi che stanno mettendo in ginocchio tutto ciò che è stato costruito con tanta fatica in questi anni. La questione critica, come riporta “Il Mattino”, ruota attorno all’istituzione dell’Unità Operativa Complessa di Emodinamica per la Cardiologia. Proprio quando sembrava che tutto fosse pronto per far partire la cardiologia interventistica, i tempi si sono allungati in modo imprevisto. Sono trascorsi mesi dalla conclusione dei lavori e l’apertura tanto attesa non si è ancora concretizzata.

Di fronte a questa situazione, Partito Democratico, Italia Viva, Progressisti e Democratici, Azione, Europa Verde e Sinistra Italiana hanno sottoscritto un documento in cui denunciano la “presunta ingiustizia subita da Castellammare”. Nel loro appello, i politici hanno posto alla Regione e alla direzione dell’ASL Napoli3Sud la domanda se ci siano fondamenta nelle voci che sostengono che l’ospedale di Castellammare non sia più considerato un centro hub all’interno della rete IMA (Infarto del Miocardio Acuto), ma venga invece declassato a centro spoke per ragioni inspiegabili legate alla mancanza di strutture di Emodinamica.

La mancanza di un laboratorio specializzato e di posti letto adeguati per la cardiologia non solo comporterebbe la perdita di vite umane che altrimenti potrebbero essere salvate a Castellammare, ma potrebbe anche determinare un declassamento generale dell’ospedale. Secondo i politici firmatari, un tale cambiamento non rappresenterebbe una semplice modifica senza conseguenze per Castellammare. Inoltre, metterebbe in luce le reali cause dei ritardi e dei rallentamenti nella realizzazione dell’Emodinamica, oltre alle ragioni misteriose che ne impediscono l’attivazione immediata nonostante la conclusione dei lavori. Una beffa che Castellammare non merita, sottolineano i firmatari.

L’argomento dell’Emodinamica non può essere minimizzato in alcun modo. Appena dieci giorni fa, la morte di un uomo di 47 anni, Giuseppe Di Bello, avvenuta all’ospedale del Mare, è stata attribuita alla mancanza del reparto di cardiologia interventistica a Castellammare. Dopo aver subito un infarto, a Di Bello sarebbe stato necessario impiantare uno stent: tuttavia, i medici locali si sono trovati impotenti e hanno disposto il suo immediato e urgente trasferimento al centro ospedaliero di Napoli, ma purtroppo il tempo a disposizione è stato troppo esiguo e l’uomo ha perso la vita.

Anche i rappresentanti sindacali la settimana scorsa hanno tenuto un incontro con il nuovo direttore sanitario del San Leonardo, il dottor Massimo Majolo. “I macchinari necessari sono pronti”, spiega Carmine Esposito della Uil, “il problema è solo l’attivazione. Il reparto di Cardiologia dispone già di medici pronti a operare nell’Emodinamica, e il mancato avvio del servizio rischia di far perdere il know-how di professionisti già preparati. Per questo motivo abbiamo sollecitato con determinazione il nuovo direttore di presidio Majolo ad avviare il servizio, insieme a un potenziamento del numero di posti letto e al reclutamento di nuovi infermieri. Tali azioni sono essenziali per migliorare il turnover del personale medico.”

Nel frattempo, prosegue il piano per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di II livello, sul terreno del Solaro, che sostituirà le Nuove Terme salvate dalla vendita all’asta dalla Regione, che ha investito 13,2 milioni di euro per l’acquisto delle strutture.