Circumvesuviana, due treni si ritrovano uno di fronte all’altro sul binario unico. L’EAV interviene: “Notizia falsa”

Ancora un episodio che ha dell’incredibile e che riguarda la Circumvesuviana. La notizia è stata riportata dalla pagina Facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti” in un post nel quale si legge: «Mi segnalano questo EPISODIO ASSURDO accaduto poco fa quando il treno per Poggiomarino, tra Scafati e Pompei Santuario, ha dovuto arrestare la sua corsa dopo essersi trovato di fronte, sullo stesso binario, il treno diretto a Napoli e quindi nel senso opposto. I due convogli si sono ritrovati uno dinanzi all’altro, fermi in un silenzio surreale e faccia a faccia come in un duello nel Vecchio West. Alla fine a cedere è stato il secondo treno (quello indicato dalla freccia) dove il personale di bordo ha raggiunto la cabina di coda per invertire il senso di marcia e raggiungere in “retromarcia” la stazione di Scafati.
I viaggiatori a bordo del primo treno hanno osservato la scena (come si può intuire dalla foto) con sguardo attonito».
Sulla segnalazione arriva il comunicato dell’Eav che evidenzia la falsità della notizia: «In riferimento alla notizia diffusa dalla pagina facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti”, l’EAV informa che la notizia è completamente falsa.
La foto pubblicata a corredo della fake news mostra il treno diretto a Poggiomarino, fermo correttamente in stazione a
Scafati con il segnale rosso, in attesa dell’incrocio con il treno proveniente da Poggiomarino diretto a Napoli. Quest’ultimo ha il segnale disposto a “giallo” che indica il via libera all’ingresso in stazione in deviata.
Questa è la descrizione della normale situazione di incrocio in una stazione a semplice binario.
In considerazione della gravità della pubblicazione, del procurato allarme che ne è derivato nonostante la rimozione
avvenuta dopo circa un’ora dalla pubblicazione, l’azienda metterà in atto tutte le azioni, comprese quelle legali, per tutelare la propria immagine e denunciare alle autorità competenti allarmismi e comportamenti pericolosi e inaccettabili».