«Cuori ardenti, piedi in cammino – non siamo soli»: in piazza Flavio Gioia a Positano un momento di condivisione e convivialità per le Missioni

23 ottobre 2023 | 13:18
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«Cuori ardenti, piedi in cammino – non siamo soli»: in piazza Flavio Gioia a Positano un momento di condivisione e convivialità per le Missioni

Domenica 29 ottobre la Giornata Missionaria Mondiale nella città verticale: spiritualità e pranzo comunitario per le Missioni

Il mese di ottobre è davvero un periodo speciale dedicato alla missione e alla solidarietà verso coloro che sono privati della loro dignità, uomini, donne e bambini, ogni giorno. Questo impegno raggiunge il suo culmine nella penultima domenica di ottobre, che quest’anno è caduto il 22 ottobre.

A Positano, in Costiera Amalfitana, questo momento è stato prolungato fino alla prossima domenica, 29 ottobre, giorno in cui ci sarà un momento di condivisione e convialità per le Missioni, in Piazza Flavio Gioia.

in piazza Flavio Gioia a Positano un momento di condivisione e convivialità per le Missioni

Sotto l’attenta supervisione del Parroco, don Danilo Mansi, aiutato dalle suore e dagli animatori alla catechesi si è pensato di preparare qualcosa che potesse coinvolgere genitori e bambini della comunità positanese, un momento per stare assieme con lo sguardo proiettato oltre il “nostro mondo”.

Si darà inizio a questo momento con la processione alle 10.30 da piazza dei Mulini, per raggiungere la Chiesa Madre S.Maria Assunta per la Santa Messa delle 11.00, animata dai bambini e dai ragazzi.

Dopo la celebrazione della Messa, per raccogliere le offerte da destinare alle Missioni saranno allestiti cinque postazioni, con cibo e bevande da condividere insieme in un grande pranzo comunitario che coinvolgerà anche gli ospiti della città verticale.

Le donazioni raccolte verranno poi destinate alle Pontificie Opere Missionarie tramite il Centro Missionario Diocesano. Questo sostegno è fondamentale per le missioni, specialmente quelle più bisognose e remote in tutto il mondo. In questa giornata, ogni comunità si unisce spiritualmente a tutti i missionari inviati nel mondo per diffondere il Vangelo. L’obiettivo non è solo raccogliere offerte, ma anche pregare per sensibilizzare le nostre comunità all’importanza della missione universale della Chiesa.

Per educare le comunità a questa apertura missionaria, la Chiesa ha già da tempo utilizzato le Pontificie Opere Missionarie per coinvolgere tutti i credenti nella missione universale della Chiesa, promuovendo uno spirito di fraternità, specialmente verso le Chiese più giovani e bisognose di supporto. Il simbolo dei “piedi in cammino,” richiamato nello slogan della Giornata Missionaria 2023, ci ricorda l’importanza della missio ad gentes. Questo serve a inculcare nei cattolici, fin dalla più giovane età, uno spirito veramente universale e missionario, e a favorire una raccolta adeguata di fondi per sostenere tutte le missioni in base alle loro specifiche necessità.
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Cari fratelli e sorelle!
Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino».
Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto”.
Il titolo, che fa riferimento proprio al brano di Emmaus, ci invita ad avere “cuori ardenti e piedi in cammino”, assumendo il tipico atteggiamento del discepolo pronto ad annunciare la gioia del Vangelo.

Francesco, dall’inizio del suo pontificato, non smette di sottolineare l’urgenza dell’azione missionaria della Chiesa e, a tal proposito, ha coniato quel modo di intenderla che ormai ci è familiare: “la chiesa in uscita”. Per questo, il mese missionario non può ridursi ad una parte dell’anno nella quale ci ricordiamo dei nostri missionari, delle missioni e di tutto quanto accade lontano da noi…

Sempre papa Francesco ci ricorda, nella Evangelii Gaudium, che: “Noi siamo una missione su questa terra”, pertanto l’invito ad assumere gli atteggiamenti dei discepoli di Emmaus ci deve raggiungere anche se non siamo in terre di missione.
Lo esplicita chiaramente il Papa nella parte conclusiva del suo bellissimo messaggio quando dice:
“Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola”.