Disastro Moby Prince, il via libera alla terza commissione d’inchiesta: “Si faccia piena luce sulla strage”

18 ottobre 2023 | 13:28
Disastro Moby Prince, il via libera alla terza commissione d’inchiesta: “Si faccia piena luce sulla strage”

Disastro Moby Prince, il via libera alla terza commissione d’inchiesta: “Si faccia piena luce sulla strage”
Oltre tre decenni dopo la drammatica sciagura della nave Moby Prince, l’emiciclo della Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta volta a chiarire le ragioni dietro questa tragedia, che rappresenta la terza inchiesta parlamentare fin dal fatidico 10 aprile 1991. Un verdetto che ha raccolto il sostegno di 282 voti favorevoli, non un solo contrario, e tre astenuti.

In quella tragica circostanza, che si è consumata nelle acque al largo del porto di Livorno, 140 vite vennero spezzate, tra cui 65 membri dell’equipaggio. “Per le famiglie coinvolte, questi 32 anni sono stati un’interminabile sequela di sofferenze, rabbia e frustrazioni. Tuttavia, ora siamo giunti al momento di porre un punto fermo su ciò che accadde nella terribile serata del 10 aprile 1991. Abbiamo lottato da soli per molti anni per arrivare a questo punto, e non abbiamo alcuna intenzione di arretrare ora”, hanno dichiarato con determinazione.

Nessuna verità e nessun responsabile sono ancora emersi chiaramente dal drammatico evento. La collisione avvenne il 10 aprile 1991 tra il traghetto della Navarma e la petroliera dell’Agip Abruzzo, gestita dalla Snam, nelle acque antistanti il porto di Livorno. Si trattò della peggiore tragedia nella storia della navigazione italiana. L’agonia delle famiglie delle vittime è stata ulteriormente aggravata da depistaggi e processi che hanno somigliato a veri e propri teatri dell’assurdo.

“Confidiamo che la nuova Commissione d’inchiesta istituita oggi all’unanimità dalla Camera possa entrare in funzione il più rapidamente possibile, in modo da portare a compimento il lavoro iniziato nelle passate legislature e porre finalmente un punto fermo su questa tragica vicenda”, hanno dichiarato i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime, Luchino Chessa (Associazione 1 Aprile – Familiari delle Vittime del Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140).

“Attraverso le due precedenti Commissioni d’inchiesta, le quali hanno operato con uno spirito di cooperazione bipartisan, sappiamo oggi che i fatti emersi dai procedimenti giudiziari sono stati palesemente lacunosi e privi di fondamento”, hanno sottolineato Chessa e Rosetti. “Non vi era nebbia quella tragica sera di fronte al porto di Livorno, la permanenza a bordo del traghetto si è protratta per molto più di mezz’ora, i soccorsi furono indirizzati esclusivamente verso la petroliera Eni Agip Abruzzo, e appena due mesi dopo l’incidente, le parti coinvolte stipularono un accordo assicurativo (che in realtà rappresentò un patto di non aggressione) che ha segnato l’intera vicenda di questa tragedia”.