I bambini sono tutti uguali: israeliani e palestinesi
Da Minori in Costiera amalfitana la riflessione del nostro Gaspare Apicella
Io sono un nonno per cui sono abbastanza credibile quando difendo i bambini e quando offendo chi li maltratta.
Per puro caso la sera di giovedì 12 sono “inciampato”, n on volendo assolutamente perchè non sopporto i talk show, in un programma su la 7 (credo) in cui si discuteva di Israele, Hamas e prigionieri e nefandezze e morti. Ebbene c’era una signora (era evidentemente contro Israele, bontà sua,) che con un tono indefinibile asseriva che i bambini palestinesi ( certamente povere creature anche loro) soffrivano per non avere cibo, senza elettricità, senza alcunchè, col rumore dei missili e delle bombe; e si scagliava la signora contro Israele.
La signora era evidentemente su una corsia a senso unico.
Perchè non ha detto una parola in difesa dei bambini israeliani uccisi, decapitati nel pieno della notte nel loro letto o sottratti all’amore dei genitori.
Ma chi li invita questi personaggi a parlare al cospetto di persone perbene e sensate?
Lei stava in poltrona e evidentemente ignorava la crudeltà della tragedia da ambo le parti.
Lei tutta imbellettata, dopo la trasmissione sarebbe andata a cena al ristorante per poi rientrare a casa e sistemarsi in un comodo letto, dimenticando forse Israele e Palestina.
Ho cambiato subito canale.