Il Rotary promuove l’archeologia premiando lo scozzese Peter Clift

2 ottobre 2023 | 21:40
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Il Rotary promuove  l’archeologia premiando lo scozzese Peter Clift

Dopo l’assegnazione della prestigiosa “Lyell Medal” da parte della Geological Society of London, una sorta di premio Nobel per l’archeologia, lo scienziato britannico Peter Clift ha ricevuto dal Rotary Campi Flegrei una targa speciale ed il distintivo di Socio Onorario del Club.
La “Lyell Medal” fu istituita nel 1876 in memoria del padre dell’archeologia moderna, Charles Lyell, che nel 1828, durante una sua visita a Pozzuoli, scoprì il fenomeno del bradisismo. Intuì che era la terra, non il mare come si era pensato fino ad allora, ad innalzarsi ed abbassarsi nel Macellum, conosciuto, oggi, anche come Tempio di Serapide. Ecco perché la medaglia a lui intitolata, della quale vengono insigniti i migliori ricercatori al mondo della materia, raffigura le colonne del Serapeo puteolano, sito archeologico assurto, così, ad icona universale nella storia del pensiero scientifico.
La cerimonia della consegna della targa a Peter Clift si è celebrata nel giorno della ricorrenza dell’eruzione del Monte Nuovo del 1538, proprio nello splendido scenario del Macellum di Pozzuoli, alla presenza della direttrice della Geological Society of London, Ruth Allington, del presidente del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, della presidente de La Terra dei Miti, Maria Caputi, del Console onorario del Regno Unito, Pierfrancesco Valentini, e dei sindaci di Pozzuoli e di Quarto, Luigi Manzoni e Antonio Sabino.
Per omaggiare l’insigne scienziato scozzese è intervenuta una delegazione del Rotary Club Campi Flegrei guidata dal presidente Brunello Canessa che ha appuntato a Peter Clift il distintivo di Socio Onorario del Club. L’evento si è concluso con la stretta di mano fra i due, sottolineata da fragorosi applausi dei numerosi presenti fra i quali, in prima fila, i rotariani flegrei Gennaro Di Fraia, uno dei promotori dell’iniziativa, Emilia Annunziata, Michele Finaldi, Gian Luca Liguori