La vendita del Lloyd’s Baia hotel e le presunte minacce, prescritta la causa per calunnia a Soglia

La vendita del Lloyd’s Baia hotel e le presunte minacce, prescritta la causa per calunnia a Soglia . La vicenda è stata riportata questa mattina da Viviana De Vita su Il Mattino di Salerno
Si chiude con una prescrizione il processo per calunnia nato dalla vendita, 13 anni fa, del Lloyd’s Baia hotel, il noto albergo all’ingresso di Vietri sul Mare ceduto dalla famiglia Soglia a quella dei Marinelli. A deciderlo, ieri, è stato il giudice monocratico del tribunale di Salerno, dottore Rossi che ha «cancellato» l’ipotesi di reato contestata all’imprenditore Francesco Soglia, assistito dall’avvocato Vincenzo Campanile, finito sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti in relazione alla compravendita della famosa struttura alberghiera. Risale al 2010 quando Soglia decise di vendere il Lloyd’s Baia Hotel all’amico e testimone di nozze Carmine Marinelli, imprenditore nel settore delle estrazioni e del cemento: 26 milioni di euro la cifra che i due imprenditori avrebbero pattuito, 20 quella che fu effettivamente versata a Soglia dai Marinelli per chiudere l’affare. Proprio quella differenza di 6 milioni fu alla base della successiva denuncia presentata da Soglia, che accusò Carmine e Giampiero Marinelli di essere i mandanti di un’intimidazione diretta a far scendere il prezzo dell’hotel; l’imprenditore Soglia tirò in ballo anche Giovanni Citarella, indicandolo come intermediario che poi avrebbe cercato di entrare in proprio nell’affare. Agli inquirenti Soglia raccontò di essere stato avvicinato dal costruttore nocerino Giovanni Citarella insieme a due emissari che poi lo avrebbero condotto in una cava per minacciarlo. Non trovandosi riscontri la Procura ritenne che si trattasse di una calunnia e scattò il procedimento penale che è poi finito in prescrizione chiudendo la vicenda.

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