L’importanza ecologica degli insetti nel percorso artistico di Alessia Pane all’interno dell’Oasi in Città
Sant’Agnello (NA) Nell’ambito della VII edizione di Urban Nature, contest annuale targato WWF, iniziativa per rendere evidente a chi vive in città il valore della natura e la necessità di innovare il modo di pensare gli spazi urbani, riconoscendo la centralità degli ecosistemi e delle reti ecologiche, questa mattina il Wwf Terre del Tirreno proporrà una novità ai visitatori dell’Oasi in Città, parco a verde del Comune di Sant’Agnello sede dell’evento, un percorso didattico nel giardino che stimoli la curiosità di bambini e adulti sull’importanza ecologica degli insetti, con l’ausilio di fotografie artistiche della giovane digital artist Alessia Pane, che espone cinque scatti a tema nei quali il bosco e gli insetti saranno narrati ricorrendo al surrealismo psicadelico di Riniifish e al body paint and insects di cui maestro riconosciuto è il francese Babe Elliott Baker. L’artista santanellese, infatti, ci inviterà a vivere un vero e proprio Shinrin Yoku, bagno nella foresta, per riscoprire la profonda connessione con la natura che rafforza corpo, mente e anima, e per fare questo si trasforma essa stessa in insetto ma la sua “metamorfosi” non è quella kafkiana di Gregor Samsa, metafora dell’uomo alienato, né quella orrorifica de “La Mosca” di George Langelaa piuttosto ci invita, come Nabokov, che alla penna con la stessa eleganza e sagacia alternava il microscopio di appassionato entomologo per studiare i lepidotteri, a immedesimarsi letteralmente in questi piccoli esseri, che sono l’anima di ogni ecosistema. Gli insetti infatti, hanno un ruolo chiave nel riciclo di rifiuti, perché eliminano vegetali deboli e morenti, residui vegetali ed animali, controllano la diffusione di insetti nocivi. Sono essi stessi la preda fondamentale per molte specie di vertebrati insettivori, come alcuni uccelli, mammiferi, pesci e rettili. Eliminare dunque gli insetti significherebbe eliminare un intero anello della catena alimentare, e causare la scomparsa anche dei loro predatori, con conseguenze disastrose per l’ecosistema. Partecipano direttamente all’impollinazione e alla dispersione dei semi di numerose piante, delle quali noi mangiamo i frutti. Senza gli insetti l’impollinazione e la disseminazione di queste piante che mangiamo non avverrebbe. Le popolazioni di insetti rappresentano la base delle reti alimentari: per questo vengono studiati anche per comprendere nei dettagli la dieta di molti animali, come gli uccelli o gli anfibi. Sono commestibili, possono essere allevati a questo scopo, rientrano nell’alimentazione dell’uomo e rappresentano un’utile integrazione alimentare per le popolazioni rurali, grazie al loro alto contenuto di proteine e grassi. Infine possono essere un sintomo di deterioramento ambientale, tornando alle farfalle che studiava Nabokov, sono tra le prime specie animali a scomparire quando l’ambiente si deteriora, e la loro conservazione va di pari passo con la tutela dell’ambiente. Un ambiente naturale senza farfalle è inquinato e quindi nocivo per tutti, compreso l’uomo.
A cura di Luigi De Rosa
Una delle opere di Alessia Pane esposte all’interno dell’Oasi in Città