Notte delle edicole a Sorrento e Amalfi “Solo chiacchiere, negozi dimezzati per costi insostenibili, scompariremo”. A Positano ne è rimasta solo una

Notte delle edicole a Sorrento e Amalfi “Solo chiacchiere, negozi dimezzati per costi insostenibili, scompariremo”. A Positano ne è rimasta solo una «La notte delle edicole», evento voluto dal sindacato nazionale giornalai d’Italia (Sinagi) per lanciare un appello e chiedere misure di sostegno chiamando a raccolta amministratori pubblici, editori, distributori locali «e tutti i cittadini che vorranno partecipare sostenendo con la loro presenza il ruolo fondamentale delle edicole sul territorio anche come presidio sociale».

Positanonews segue la Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana, abbiamo chiesto ad alcuni edicolanti , sono tutti scoraggiati a Positano ne è rimasta solo una, la storica edicola Bozza a Fornillo, a Sorrento e Amalfi sono dimezzate “I costi degli affitti sono assurdi, con i giornali non si riesce a sopravvivere e fra poco anche le poche librerie spariranno grazie ad Amazon”

Hanno aderito  questi punti di libertà del pensiero critico da Aosta a Ragusa passando per i centri più piccoli. In tutto sono 12mila quelle che resistono. «La situazione che si è venuta creare nella filiera editoriale nell’ultimo decennio impone una svolta decisa ed un cambio di rotta, le nostre richieste agli editori partono naturalmente dalla priorità delle priorità: rinnovare celermente il contratto nazionale scaduto da oltre tredici anni, e a questa aggiungiamo la necessità del riconoscimento di 10 centesimi per ogni copia consegnata in edicola», spiegano da Sinagi. «È inoltre improrogabile ripensare all’organizzazione della distribuzione locale che sta creando enormi difficoltà nella gestione delle edicole e, di conseguenza, nel servizio ai clienti».

Resistono le edicole che si riconvertono o i bar tabaccherie che hanno anche i giornali,  ma ci deve essere anche la voglia di farlo e gestire una microcontabilità come è quella dei giornali, a Roma nel Lazio possono vendere anche cibo, ma nei luoghi turistici è davvero impossibile che rimangano a lungo, molto più fruttuoso vendere souvenir.

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