Ottobre in rosa a Sorrento: con le studentesse della Penisola contro il tumore della mammella
Grande successo per il primo dei tre incontri con le studentesse degli Istituti superiori della Penisola sorrentina, il 5 ottobre, nell’ambito dell’intero mese di iniziative organizzate dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Sorrento, con la consulenza scientifico-organizzativa della Consulta Sanità comunale. Il “mese rosa” punta alla sensibilizzazione della popolazione su prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno, nel solco della ormai trentennale “Breast Cancer Campaign”, campagna internazionale contro il tumore al seno, il cui simbolo, universalmente riconosciuto, è il “pink ribbon”, il nastrino rosa. Dopo l’inaugurazione del cartellone, il primo ottobre al Museo Correale, che per l’intero mese resterà illuminato di rosa aderendo all’iniziativa Monumenti in Rosa dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro), sono stati previsti tre incontri, il 5 ottobre e il 13 alle ore 10, il 18 alle ore 16, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, in cui sanitari esperti hanno informato e sensibilizzato le ragazze degli Istituti di istruzione superiori della Penisola sui temi della prevenzione del cancro al seno e dei tumori in generale. Il Sindaco Massimo Coppola ha voluto salutare in apertura le giovani che hanno gremito la sala, raccomandando l’importanza degli stili di vita corretti, delle campagne di screening dei tumori, e di interventi di informazione rivolti ai giovani come questo progetto. Quindi, la Presidente della Commissione Pari Opportunità, Carla Agrillo, toccando il cuore delle presenti col racconto della propria esperienza personale con il cancro, ha spiegato alle giovani che la prevenzione è sempre la risposta giusta. Il Coordinatore della Consulta Sanità del Comune di Sorrento, il chirurgo Vittorio Di Maio, ha salutato il pubblico a nome dei suoi collaboratori ed è poi intervenuto con una relazione che ha stressato l’importanza di incidere, nella prevenzione primaria per combattere il cancro, sugli stili di vita come non fumare e svolgere attività fisica, senza trascurare la prevenzione secondaria che cerca di individuare la malattia prima che si manifesti a livello clinico, attraverso test di screening, e la prevenzione terziaria che punta alla diagnosi precoce delle recidive attraverso esami ematici quali marcatori tumorali o esami radiodiagnostici come risonanza magnetica o tomografia computerizzata. Il moderatore, Antonio Gargiulo, fisioterapista, nel dare inizio ai lavori ha ricordato che il carcinoma mammario rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne; in media colpisce 1 donna su 8. Sono circa 60mila nuovi casi all’anno in Italia, quasi 900mila le donne che convivono con questa malattia. La riduzione della mortalità, che attualmente è mediamente del 12%, ha richiesto e continua a richiedere uno sforzo importante e collettivo di tutti sulla prevenzione e diagnosi precoce. Giuseppe Romano, ginecologo, ha puntualizzato l’importanza contro i tumori femminili della prevenzione in adolescenza ed età adulta attraverso i vaccini come quello contro il Papillomavirus, gli screening, la regolazione della promiscuità sessuale per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili e gli stili di vita sani. Concetta Spano, medico di famiglia, ha focalizzato l’attenzione sullo screening mammografico, raccomandato dalle linee guida internazionali ogni 2 anni nelle donne tra i 50 e i 69 anni e purtroppo spesso disatteso dalle donne italiane. Salvatore Ercolano, biologo nutrizionista, ha chiarito l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire l’obesità e le patologie a essa correlata come il cancro al seno, raccomandando il riferimento nelle scelte alimentari a una dieta sana, varia ed equilibrata ispirata ai criteri del “mangiare mediterraneo”: consumo regolare di cereali integrali, verdura, frutta, legumi e alimenti ricchi di fibra, limitazione di cibi ricchi di zuccheri, grassi di origine animale, carni rosse e prodotti lavorati a base di carne, sale, alcolici. Giovanni Inciso, pneumologo e allergologo, ha specificato come il rischio di sviluppare il tumore al seno si riduca del 27% con stili di vita sani, come seguire una dieta corretta, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, contrastare l’obesità. Si è soffermato in particolare sul tabacco, principale causa di malattie prevenibili e decessi e nel mondo, nonché prima causa di tumore maligno. In Europa si stima che circa l’80% dei casi di cancro al polmone sia dovuto al consumo di tabacco, che può essere responsabile anche di tumori alla cavità orale, alla laringe, al pancreas, allo stomaco e in altri distretti del corpo. Il rischio di sviluppare un cancro è 20-25 volte superiore nei fumatori rispetto ai non fumatori; smettere di fumare diminuisce il rischio a qualsiasi età (ma prima si smette e meglio è). Il fumo di tabacco è cancerogeno anche per chi lo inala in maniera passiva. Carlo Alfaro, pediatra e adolescentologo, ha ricordato che attualmente si registra un abbassamento dell’età di insorgenza dei tumori, da mettere in relazione all’intervento di fattori ambientali come fumo, cattiva alimentazione, alcol, sedentarietà, inquinamento atmosferico che agiscono già sul feto durante la gravidanza o inducono mutazioni dei gameti (spermatozoo e cellula uovo) che vengono trasmesse dai genitori alle nuove generazioni. Isabella Cacace, fisiatra e medico dello sport, ha ricordato il legame di causa-effetto tra incremento dell’attività fisica e riduzione del rischio di carcinoma mammario; inoltre ha realizzato e distribuito un utile opuscolo diviulgativo per le studentesse. Antonio Coppola, anestesista e divulgatore scientifico, ha spiegato tra l’altro l’importanza della tecnica dell’autopalpazione del seno, che ciascuna donna deve praticare ogni mese, meglio se nella prima o seconda settimana dalla fine del ciclo mestruale, per segnalare immediatamente eventuali anomalie al proprio medico. Alla fine Carla Agrillo e gli altri componenti della Commissione Pari Opportunità di Sorrento hanno ringraziato caldamente i sanitari, il corpo docente e soprattutto le giovani alunne per la proficua giornata di lavoro offerta alla comunità.