Passo Falso degli Amministratori Locali sulla Richiesta di Riperimetrazione dell’Area a Divieto di Caccia (SIC) sull’Isola d’Ischia: La Regione ricusa in blocco.

Un’autentica figuraccia quella di sbagliare addirittura l’interlocutore, alla quale si aggiunge in primis l’assurdita’ della richiesta!

Si parla della nota n.38669 del 26/09/2023, con la quale i Comuni dell’Isola di Ischia hanno proposto l’aggiornamento della cartografia dei siti Natura 2000, cioè la riperimetrazione delle zone SIC, per una deroga del divieto di caccia, obbligatorio per alcuni mesi dell’anno, od in alternativa, la cancellazione vera e propria del divieto.

Un vero e proprio paradosso: invocare l’annullamento dei limiti delle attività venatorie attuali, a causa della concentrazione di cacciatori nelle zone franche ed il rischio dell’incolumità degli stessi, oltre a quella degli altri avventori del bosco.

La Regione Campania, nella persona della dottoressa Gemma D’Aniello, risponde di non avere le competenze in materia, e quindi di non essere in grado di fornire alcun contributo a tale tipo di richiesta.

Addirittura la nota regionale precisa che “risulta necessario chiarire che le esigenze di svolgimento delle attività produttive e venatorie non sono motivazione adeguata per richiedere una riperimetrazione dei Siti, che potrà essere effettuata dall’organo competente solo a seguito di adeguate analisi e monitoraggi di quanto effettivamente presente in termini di habitat e specie, così come non lo è la modifica del contesto ambientale a seguito di un evento calamitoso”.

In effetti gli incauti amministratori pare abbiano quasi approfittato del grave evento franoso verificatosi di recente a Casamicciola, per giustificare l’assurda richiesta di modifica.

Il livello di tutela semmai avrebbe dovuto ulteriormente estendersi, proprio per consentire il ripristino dell’habitat isolano, alterato dallo stravolgimento ambientale causato dall’enorme frana, di sicuro non il contrario.