Piano di Sorrento, nell’ultimo Consiglio Comunale si parla dei ritardi nella conclusione dei lavori alla Biblioteca
Piano di Sorrento. Nell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 3 ottobre il gruppo di minoranza “Piano nel Cuore” ha presentato un’interpellanza sullo stato dei lavori alla Biblioteca Comunale per conoscere se i lavori siano in ritardo rispetto al cronoprogramma ed il motivo di tale ritardo nel caso fosse presente.
L’Amministrazione aveva indicato l’1 marzo 2023 come data di fine lavori e l’1 maggio 2023 come ipotetica data di consegna alla cittadinanza. Ad oggi i lavori sembrano in fase di stallo. Il gruppo di minoranza chiede, quindi, di conoscere le motivazioni per le quali la struttura non è stata ancora resa accessibile alla cittadinanza, eventuali tempistiche per la fine dei lavori e l’installazione degli arredi e, quindi, della definitiva apertura al pubblico.
Sulla questione risponde l’assessore ai Lavori Pubblici Anna Iaccarino: «In riferimento all’ipotetico ritardo dei lavori va detto che, quando discutemmo in precedenza dei lavori in biblioteca era il giugno 2022. I lavori non erano stati ancora consegnati, quindi si parlava di date stimate. Si parlava appunto del 31 marzo 2023 come ipotetica fine dei lavori e di maggio per la riapertura alla popolazione. In realtà la consegna delle opere è avvenuta il 18 luglio 2022 ed i lavori prevedevano una durata di 275 giorni consecutivi, quindi la fine del secondo lotto era prevista per il 19 aprile 2023. I lavori non hanno subito ritardi di sorta, sono intervenute delle delibere di Giunta che hanno aggiunto dei lavori da farsi e, in particolare, il 6 dicembre 2022 è stato approvato il progetto esecutivo per la manutenzione della copertura e per la realizzazione di un impianto fotovoltaico del costo di circa 110.000 euro. Queste sono state quelle misure che abbiamo messo in campo all’esito di quelli che sono stati gli scenari bellici e quindi la necessità di attivarsi dal punto di vista del contenimento energetico. In data 28 dicembre 2022 si è approvata una perizia di variante che prevedeva la rimozione della pavimentazione esterna con fornitura di pavimentazione in gres antiscivolo e nella realizzazione di una trincea antistante la parete esterna dell’edificio a ridosso della rampa di discesa alla sala conferenze con conseguente impermeabilizzazione. Questo perché i tecnici si sono accorti che persistevano dei problemi di umidità nei locali del Centro Culturale, quindi nella parte inferiore della struttura, su cui occorreva intervenire. I lavori hanno avuto un costo di 33.000 euro ed hanno comportato una variazione di 30 giorni. Quindi la scadenza naturale del contratto, all’esito delle variazioni, era a fine maggio 2023. In data 24 maggio 2023 è stata concessa l’unica proroga sulla scadenza dei lavori motivata dalla richiesta dell’impresa di riuscire ad approvvigionarsi di materiali che stavano subendo un ritardo nella consegna. Il 7 luglio 2023 è stato firmato il certificato di ultimazione dei lavori con alcune prescrizioni da parte del direttore dei lavori. Quindi non abbiamo avuto ritardi rispetto a quelle che sono le variazioni intervenute in corso d’opera e relativamente all’unica proroga concessa dagli uffici. Attualmente sono terminate tutte le operazioni di collaudo e siamo in attesa del deposito del certificato ed è stata avviata anche la pratica per la Scia antincendio che sarà di tipo B e di tipo C. Ed anche questo tipo di pratica non ha subito alcuna anomalia.
Per quanto riguarda gli arredi questi non erano previsti da progetto, quindi l’ufficio Lavori Pubblici non aveva da seguire anche l’iter dell’arredo tuttavia ha utilizzato un finanziamento della Città Metropolitana di 25.000 euro per approvvigionare arredi per la Biblioteca.
Per quanto riguarda la riapertura della struttura per ciò che concerne l’ufficio Lavori Pubblici è in fase di definizione la Scia antincendio che conta di essere terminata questa settimana dopodiché non vi sono problemi dal punto di vista della conclusione dell’effettuazione dei lavori e dei collaudi.
Ovviamente c’è poi la questione relativa alla riapertura della struttura che invece non fa capo all’ufficio Lavori Pubblici».
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