Piano di Sorrento, Sant’Agnello: Proteggiamo le “gattare”, i Comuni da soli non possono fare molto
Piano di Sorrento, Sant’Agnello: Proteggiamo le “gattare”, i Comuni da soli non possono fare molto
A Piano di Sorrento e Sant’Agnello, ma vale per tutta la Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana , per quanto riguarda il nostro territorio di cui ci occupiamo come Positanonews, sorge un’importante questione che coinvolge coloro che dedicano il loro tempo e la loro passione a nutrire e proteggere i gatti randagi, parte integrante delle nostre vite. Vogliamo ribadire con fermezza che le associazioni e le “gattare” (donne che si prendono cura dei gatti randagi) non dovrebbero essere oggetto di critiche o attacchi, poiché svolgono un lavoro encomiabile per il benessere degli animali che condividono il nostro ambiente.
Ci sono stati post su facebook che hanno colto la nostra attenzione e ce li hanno mandati
I Comuni, con le risorse limitate a loro disposizione, fanno tutto il possibile per affrontare questa delicata situazione. Nel caso di Piano di Sorrento, è importante sottolineare che il comune, come ci hanno riferito, ha offerto contributi alle associazioni locali. E inoltre che Penisola Verde si impegna nel pulire il cibo lasciato dai gatti . Nel sottolineare che la responsabilità è dei comuni volevamo solo difendere questi volontari e volontarie dagli attacchi gratuiti, loro fanno un’opera caritatevole verso gatti e cani, che andrebbero sterilizzati, e di questo se ne dovrebbe occupare l’ASL Napoli competente per la Regione Campania, fra l’altro qui vicino in Via Bagnulo.
A Sant’Agnello denunciano addirittura la sparizione di una colonia felina. Non è raro il caso di chi avvelena gli animali, che sono creature di Dio, non vi è davvero pietà e misericordia ma solo cattiveria, in genere sono i vicini che fanno queste cose, ma possono essere pure persone infastidite dagli animali, che poi hanno una funzione utilissima, nel caso dei gatti prendono anche topi, noi li abbiamo visti farlo in Via Carlo Amalfi, per esempio, dalla scuola oramai abbandonata da anni. Questo perchè abitiamo qui e inevitabilmente ciò che avviene sotto i nostri occhi, visto che siamo quasi carottesi oramai, diventa oggetto giustamente di notizia, con i margini di errori che vi possono essere . Non vi è assolutamente malafede , ma sia nel caso di Piano che di Sant’Agnello , ma anche per tutta la Penisola, vorremmo sensibilizzare maggiormente gli amministratori.
Tuttavia, il problema va oltre l’impegno dei singoli Comuni. Sono loro i responsabili, ma non possono fare l’impossibile, anzi, come ci è stato detto nel caso di Piano, hanno anche aiutato i volontari e puliscono le strade dai rifiuti del cibo dei gatti , che non dovrebbe essere mai dato come umido, ma solo secco, cioè i croccantini, come ci ha riferito il consigliere comunale di Sorrento Pane questa mattina. Ricordiamo di una nobildonna che lasciò una donazione per un canile, che potrebbe essere anche un gattile, del tentativo di fare rifugi per animali, ecco questo si dovrebbe fare unendo le forze . Ciò che potrebbe veramente fare la differenza è la creazione di un gattaio e un canile consortile, un’idea precedentemente contemplata nella zona di Vico Equense. Questo tipo di struttura potrebbe fornire un approccio più organizzato e risorse migliori per affrontare la gestione dei gatti randagi in tutta la zona.
È essenziale comprendere che i Comuni agiscono con limitazioni finanziarie e risorse limitate, e quindi, non possono affrontare da soli questa sfida crescente. Tuttavia, esistono soluzioni possibili che coinvolgono una cooperazione più ampia tra i Comuni, le associazioni animaliste e i cittadini stessi.
Non dobbiamo attribuire tutte colpe ai Comuni, poiché questo è un problema che affligge molte comunità in tutto il mondo. Ma i comuni, con i cittadini, potrebbero lavorare insieme per fare qualcosa, anche se in passato ci hanno provato senza esito purtroppo. Dobbiamo cercare di trovare soluzioni collaborative che permettano a tutti noi di continuare a proteggere e prendersi cura dei nostri amici a quattro zampe, che sono una parte importante delle nostre vite e della nostra cultura. Positanonews è dalla parte degli animali, dei gatti e dei cani, in quanto esseri viventi, essi sono un dono di Dio e della Natura e ne siamo tutti, non solo i comuni, responsabili.