Positano, per l’arresto per droga sono intervenuti i carabinieri di Sorrento con il cane Attila. Si partiva da un’inchiesta fra la Penisola e Castellammare

5 ottobre 2023 | 13:38
Positano, per l’arresto per droga sono intervenuti i carabinieri di Sorrento con il cane Attila. Si partiva da un’inchiesta fra la Penisola e Castellammare

Positano, per l’arresto per droga sono intervenuti i carabinieri di Sorrento con il cane Attila. Si partiva da un’inchiesta fra la Penisola Sorrentina e Castellammare di Stabia ( Napoli ) , da qui l’intervento dal versante di Sorrento e non di Amalfi. Presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata si sta seguendo un grosso filone di inchiesta in cui è rimasto impigliato il giovane di Positano.

Nel corso di una perquisizione domiciliare i carabinieri di Sorrento gli hanno trovato nascosti in casa 220 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento delle dosi. Per questo motivo un 49enne incensurato di Positano è stato arrestato dai militari del maggiore Ivan Iannucci con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio. L’uomo è stato sottoposto ai domiciliari.

È ritenuto dai carabinieri di Sorrento il pusher che riforniva clienti “bene” tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana ed è stato incastrato grazie al fine fiuto di Attila, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Sarno che ha già consentito ai suoi colleghi umani dell’Arma di mettere a segno importanti risultati nella lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

In questo caso la droga è stata scovata in un armadio dell’abitazione dell’arrestato, a Positano: suddivisa in dosi singole avrebbe fruttato circa 50mila euro. Insieme con la cocaina di ottima qualità, i carabinieri dell’Aliquota Operativa di Sorrento hanno sequestrato anche ingente materiale per il confezionamento, tra bustine di cellophane e bilancini di precisione. Al 49enne, finito ai domiciliari, la Procura di Salerno contesta il reato di detenzione di droga a fini di spaccio.

Queste accuse andranno provate in sede giudiziaria in Tribunale ,  ricordiamo che esiste sempre la presunzione di innocenza prima di ogni condanna, ma il fenomeno della droga è presente in Costiera e va debellato con attività di prevenzione e sociali, anche rieducando chi è purtroppo incappato in questa piaga.