Prima Edizione, 2023 del “Premio Giornalistico Nazionale Carmine Alboretti”
Si è tenuto il 28 ottobre presso l’Auditorium del Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, la prima edizione del Premio Giornalistico Nazionale “Carmine Alboretti”, dedicato al giornalista vaticanista e scrittore, prematuramente scomparso. Premio organizzato dall’ Associazione Giornalisti Vesuviani, un modo per ricordare una grande poliedrica figura di uomo dell’informazione ma anche per valorizzare il territorio dove lui ha vissuto e si è formato. Questo il senso del Premio, assegnato nella sua prima edizione alla giornalista Anna Scafuri, caposervizio e inviata del TG1 economia e originaria di Boscoreale. A sottolineare il legame col territorio, anche l’opera ispirata al Vesuvio che ha costituito in forma tangibile il Premio. Un’ opera, realizzata dagli artisti, il pittore Nello Collaro e l’artigiano della pietra lavica, Luigi Di Martino. La cerimonia di premiazione si è svolta nell’ambito di un corso di formazione giornalistico dedicato proprio al racconto del territorio. Nell’importante parterre di Relatori, tutti esponenti di spicco dell’Associazione “Giornalisti Vesuviani” e del Giornalismo campano e nazionale, citiamo il Presidente Antonio d’Errico, la moderatrice Gabriella Bellini Direttrice della testata “laprovinciaonline”, l’editor Sky-Italia Massimo Corcione, Antonio Pascotto giornalista televisivo Gruppo Mediaset, Lino Zaccaria giornalista già Consigliere Nazionale dell’Ordine, Mariapia Rossigneaud di MediaDuemila, Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine Giornalisti della Campania e Luigi Vicinanza, già Direttore editoriale del Gruppo GEDI e delle più importanti testate giornalistiche italiane, Presidente della Fondazione CIVES/MAV e Direttore della “location”ospitante”, il Museo del Parco Archeologico del Vesuvio di Boscoreale, che abbiamo avuto l’onore di intervistare. Alle domande poste dal giornalista Gigi Maresca, il Direttore nell’ottica di una idonea divulgazione risponde che questa struttura museale, non solo scrigno espositivo analogico di importanti reperti risalenti all’attività eruttiva del Vesuvio, è il luogo che arricchisce la conoscenza e la storia del territorio, per la sua peculiare articolazione in un rilevante percorso didattico digitale fatto di pannelli ed installazioni multimediali, in parte interattive, che descrivono alcuni aspetti della vita e dell’alimentazione nell’Area vesuviana prima del 79 d.C. La riapertura al pubblico del Museo, prosegue il Direttore Vicinanza, ha il significato di un atto di coraggio e di una testimonianza di speranza, ancor più evidenti dopo la lunga paralisi provocata dalla pandemia. Un contributo importante alla ripresa delle attività culturali e alla ripartenza del suo turismo è stata la sinergia avviata tra le istituzioni, che ha visto il Comune di Boscoreale, Capofila per la realizzazione dei lavori di allestimento del Museo finanziato con i fondi del Ministero dell’Ambiente, così come ha affermato il Sindaco Pasquale Di Lauro, ha avuto l’affiancamento di un Comitato d’Indirizzo composto dal Presidente del Parco Archeologico del Vesuvio, dal Direttore dell’INGV-OV di Napoli e da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico composto da personale dei tre Enti. Partecipe alla realizzazione, la Fondazione CIVES, con la ultradecennale esperienza di successo del MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano, che ha caratterizzato la struttura, al servizio dell’Area vesuviana e dell’intero territorio nazionale ed estero, per la crescita della cultura digitale. Le attività sono finalizzate a realizzare incontri con le Scuole del territorio, con l’obiettivo di offrire un contributo educativo e formativo, che favorisca i processi di apprendimento orientati verso principi di sostenibilità e di comportamenti coerenti con la salvaguardia dell’ambiente.
Giulia Di Lorenzo