Sorrento d’inverno meglio di Positano e Amalfi, qui chiudono tutti. Lo dice “The Times”

Sorrento d’inverno meglio di Positano e Amalfi, qui chiudono tutti. Lo dice “The Times” Amalfi e Positano, tra le mete più popolari della Costiera Amalfitana, sembrano meno attraenti durante il periodo tardo autunnale e invernale rispetto a Sorrento.

È questa l’opinione emersa dall’articolo pubblicato recentemente su “The Times” di Londra, intitolato “Italy’s coastal town that’s at its best in winter”, ovvero “La città costiera italiana che si rivela al meglio in inverno”.

Nonostante il fascino indiscusso della Costiera Amalfitana, per i giornalisti della rinomata rivista londinese, Amalfi e Positano non sembrano abbastanza “adatte ai turisti”. Gran parte delle strutture alberghiere chiuderà i battenti alla fine di ottobre o all’inizio di novembre, così come molte attività balneari e ristorative.

Diversamente da ciò che accade a Sorrento, secondo quanto riportato nell’articolo del Times, vi sarebbe una maggiore vitalità durante i mesi invernali, soprattutto da novembre fino alla primavera, rispetto alla Costiera Amalfitana.

“Il Times suggerisce di godersi una mattinata di shopping lungo il vivace Corso Italia e di fare una visita ad alcune chiese, tra cui il suggestivo ma leggermente decadente chiostro di San Francesco (Via San Francesco), prima di scendere al vecchio porto, Marina Grande, per pranzare in un ristorante sul lungomare e anche per fare un tuffo nel mare. Non sarai l’unico: alcuni sorrentini continuano a fare il bagno fino a Natale.”

Con una temperatura dell’acqua di 16,5 gradi, che talvolta può arrivare anche a 20 gradi e oltre durante gli ultimi miti autunni, il clima sarebbe ancora ideale per fare il bagno anche durante le festività natalizie. Forse non proprio ideale per i residenti italiani, abituati a temperature molto più calde nel bacino del Mediterraneo durante i mesi estivi.

Tuttavia, sembrano essere identici a quelli della vicina Costiera Amalfitana, la cui offerta turistica invernale non convince il The Times: un ulteriore motivo per riflettere sull’opportunità di diversificare l’offerta turistica al fine di attirare un maggior numero di visitatori stranieri anche nei mesi compresi tra novembre e marzo.