Airbnb sotto accusa, sequestrati oltre 779 milioni di euro: “ha evaso le tasse per circa 4 miliardi in Italia”

7 novembre 2023 | 09:17
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Airbnb sotto accusa, sequestrati oltre 779 milioni di euro: “ha evaso le tasse per circa 4 miliardi in Italia”

Airbnb sotto accusa, sequestrati oltre 779 milioni di euro: “ha evaso le tasse per circa 4 miliardi in Italia”
Airbnb Ireland Unlimited company ha subito un sequestro di oltre 779 milioni di euro. La Guardia di finanza di Milano, su ordine del giudice per le indagini preliminari, ha messo sotto sequestro l’azienda titolare della rinomata piattaforma di affitti brevi, nell’ambito di un’indagine della Procura riguardante presunti reati fiscali. Sono stati presi di mira anche tre individui che hanno avuto ruoli di responsabilità all’interno dell’organizzazione nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021. Secondo Airbnb: “Abbiamo agito nel rispetto della legge”.

Secondo il procuratore Marcello Viola, nell’indagine della Procura di Milano si ipotizza che Airbnb non abbia pagato le tasse per un importo di 3 miliardi e 700 milioni di euro. La società sarebbe stata accusata di non versare la “cedolare secca” relativa ai canoni di locazione breve, corrisposti tra il 2017 e il 2021 dagli ospiti delle strutture ricettive.

Si ipotizza che Airbnb Ireland Unlimited Company abbia scelto deliberatamente di non conformarsi alle leggi italiane riguardanti la cedolare secca come parte di una politica aziendale. Secondo la Procura di Milano, questa scelta strategica avrebbe avuto lo scopo di mitigare una delle principali criticità, ovvero la possibile svalutazione della piattaforma e la migrazione potenziale degli host verso altre piattaforme. I pubblici ministeri Cristiana Roveda, Giancarla Serafini e Giovanni Polizzi, sotto il coordinamento dell’aggiunto Tiziana Siciliano, affermano che Airbnb, nonostante avesse avuto contenziosi amministrativi in Italia, ha continuato a sostenere di non essere soggetta all’obbligo di applicare la cedolare secca e, di fatto, non l’ha mai applicata – né lo fa tutt’oggi – sui canoni percepiti.

Secondo le prove raccolte dalla Guardia di Finanza, inclusa un documento chiamato “Memorandum”, questa decisione sembra essere stata una scelta consapevole o, più precisamente, parte di una politica aziendale legata al potenziale rischio di aumento dei prezzi degli annunci e alla possibile perdita di quote di mercato a favore di concorrenti che non utilizzano il pagamento online. Gli indagati per questa presunta evasione fiscale di grandi dimensioni sono Patrik Clarke Dermot, Mary Hassel Aisilig e Killian Francis Pattwell, che hanno ricoperto il ruolo di direttori dell’azienda con sede a Dublino e domicilio fiscale a Milano, con una stabile presenza in Italia.

Airbnb ha affermato: “Airbnb Ireland è attualmente impegnata in un dialogo con l’Agenzia delle Entrate dal giugno 2023 per risolvere la questione. Siamo sorpresi e delusi dall’azione intrapresa dal procuratore della Repubblica lunedì. Siamo fiduciosi di aver rispettato pienamente la legge e intendiamo far valere i nostri diritti in relazione a questa vicenda”.