Capri e l’overtourism: carenza di alloggi e la crescita incontrollata dei B&B
Capri e l’overtourism: carenza di alloggi e la crescita incontrollata dei B&B
Capri, l’isola frequentata dal jet set internazionale, ha affrontato quest’anno un duplice problema. Da un lato, è stata testimone del crescente fenomeno dell’overtourism, che ha portato a una grave carenza di alloggi per i residenti. Questa situazione, come riporta Anna Maria Boniello de “Il Mattino”, è stata causata principalmente dalla proliferazione esponenziale di b&b non autorizzati, case vacanza e affitti brevi. Questa tendenza continua anche durante l’autunno, con molte strutture che segnalano il tutto esaurito, mentre su un’isola con ben 70 alberghi, solo nove sono aperti. Di questi, due sono a 5 stelle, tre a 4 stelle, due a 3 stelle e c’è anche un modesto albergo a 1 stella che rimane aperto tutto l’anno.
Questo proliferare di strutture extraricettive è stato oggetto di discussione durante il convegno “Lo sviluppo turistico, il B&B e la compressione del diritto alla casa”, organizzato dal Movimento Forense e dall’Ordine degli Avvocati di Napoli in collaborazione con il Comune di Capri.
L’incontro, moderato dall’avvocato Manuela Palombi, consigliere dell’Ordine di Napoli, e dal presidente del Movimento Forense, Alessandro Gargiulo, ha visto la partecipazione del sindaco di Capri Marino Lembo e del vicesindaco di Anacapri Francesco Cerrotta. Inoltre, hanno portato i loro saluti gli avvocati Roberta Fogliamanzillo per l’Ordine e Mario Coppola per l’associazione degli avvocati di Capri. Durante l’evento, è stato presentato un documento dall’assessore regionale Felice Casucci. Hanno fornito relazioni Enrico Romano, delegato all’Urbanistica di Capri, e la professoressa Annamaria Abbruzzese dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, insieme al dottor Sergio Fedele di Atex Campania.
Il sindaco di Capri, Marino Lembo, ha sottolineato che “la situazione abitativa a Capri sta diventando sempre più allarmante, in particolare per le giovani coppie e le fasce deboli della popolazione. Questo è dovuto non solo alla proliferazione dei b&b e delle case vacanze, ma anche all’uso delle abitazioni private per affitti brevi. A tutto ciò si aggiunge l’acquisto di appartamenti da parte delle strutture alberghiere e commerciali, che impiegano lavoratori provenienti dalla terraferma e che necessitano di alloggio.”
L’assessore al turismo della Regione, Felice Casucci, ha sottolineato l’importanza di applicare la legge regionale, in particolare per le concessioni di attività di b&b. Queste concessioni devono seguire regole ben specificate e regolamentate, che prevedono che l’attività debba essere svolta in modo saltuario e non professionale, da parte di un nucleo familiare, a scopo di integrazione del reddito, con un limite di tre camere e sei ospiti.
Il consigliere delegato all’urbanistica, Enrico Romano, ha commentato che “la crescita esponenziale delle strutture extraricettive negli ultimi anni, insieme agli affitti brevi, sta avendo effetti devastanti su un già grave problema abitativo locale nei territori a forte vocazione turistica, ma territorialmente circoscritti, come le isole.” Nonostante tutto, per questo lungo ponte, le prenotazioni in queste strutture continuano a aumentare, evidenziando la complessità del problema dell’overtourism e della carenza di alloggi a Capri.