Castellammare di Stabia, intervista al segretario del PD Giordano “lavoriamo per la Castellammare del 2050”
Giuseppe Giordano, quarant’anni, architetto sin da giovane l’impegno prima come rappresentante d’Istituto per gli alunni del liceo classico, poi segretario della Sinistra giovanile dei DS ed oggi rieletto dal congresso per il secondo mandato a segretario del PD stabiese. Anche lui ha partecipato alla manifestazione nazionale del PD a piazza del Popolo che si è svolta sabato scorso, con una folta delegazione di militanti e giovani democratici.
Bentrovato segretario Giordano, oggi ci incontriamo per parlare del futuro di Castellammare di Stabia. Ad inizio anno, contemporaneamente alla elezione a segretaria nazionale del PD di Elly Schlein da lei sostenuta, si è svolto anche il congresso cittadino del PD stabiese, che l’ha riconfermata segretario cittadino. Quali erano durante il congresso gli umori di iscritti ed elettorato Pd in una città la cui amministrazione è stata sciolta per camorra?
“La vittoria di Elly Schlein ha generato un forte entusiasmo nella nostra comunità ed in generale nel mondo più composito della sinistra. C’è stato un rinnovato interesse verso la nostra comunità anche qui a Castellammare, soprattutto dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, un interesse che si è concretizzato con una forte partecipazione alla vita politica del nostro partito.”
Ed oggi a circa sette mesi dalle elezioni amministrative qual’ è il polso della città, cosa chiedono per futuro gli iscritti al partito, ma anche associazioni, sindacati e cittadini stabiesi alla politica?
“La città versa in una condizione difficile, colpita duramente dall’onta per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche e compromessa da un declino economico e socio-culturale che da un decennio sta vivendo e dal quale sembra non trovare i dovuti rimedi per uscirne. Siamo a pochi mesi dalle elezioni amministrative e sappiamo che la sfida che ci aspetta è ardua, che le risposte alle tante domande di futuro che Castellammare attende vanno cercate insieme ai cittadini. Da questa consapevolezza, stiamo incontrando da qualche settimana varie associazioni, sindacati, categorie di lavoratori, insomma quelli che una volta venivano definiti i “corpi intermedi” di questa città, per costruire assieme a loro, partendo da un sano e proficuo confronto, una visione di città possibile, una proposta programmatica che sia realmente rispettosa delle necessità e delle esigenze che hanno i cittadini, una traccia di lavoro per la Castellammare di Stabia del 2050.”
All’ultima iniziativa pubblica del Pd tenuta il 15 ottobre scorso presso il Circolo velico di Castellammare, alla presenza del vice presidente regionale Fulvio Bonavitacola e del consigliere regionale Mario Casillo sul futuro del waterfront stabiese, avete comunicato che avreste convocato un’assemblea pubblica per discutere sulla relazione tecnica presentata in quel consesso. La data l’avete fissata?
“L’iniziativa del 15 ottobre è stata molto importante sia sotto l’aspetto tecnico che per quello politico. Gli importanti passi in avanti che, grazie all’impegno della Regione Campania, stiamo facendo come comunità nel recupero ambientale del nostro litorale ci lasciano presagire che la balneabilità delle acque antistanti la Villa Comunale sia una questione di pochi anni. La possibilità di recuperare a pieno sia la risorsa mare che l’arenile produrrebbe un impatto positivo sull’intera città sotto tutti i punti di vista, non solo turistico ed economico, ma sarebbe un riscatto sociale per l’intera cittadinanza che aspetta questo momento da decenni. Per quello che invece riguarda l’aspetto politico emergono due considerazioni: l’impegno della regione per la nostra città, che va sostenuto ed ampliato agli altri settori che attendono uno sforzo maggiore della Regione Campania, penso al porto commerciale ed alla Fincantieri; in secondo luogo lo stretto rapporto che lega il circolo locale del PD ai nostri rappresentanti nelle istituzioni. Rispetto all’assemblea pubblica calendarizzeremo nelle prossime settimane una serie di incontri durante i quali presenteremo i punti programmatici che caratterizzeranno la campagna elettorale del PD per le prossime amministrative.”
Ampliamo lo scenario politico, diamo uno sguardo alla coalizione. Alcuni giorni fa in una viedointervista rilasciata a Stabianews, il deputato Gaetano Amato del M5S con le sue dichiarazioni sembra aver disintegrato la coalizione di centro sinistra. Per quanto brusche siano state l’esternazione delle posizioni politiche, brevemente dobbiamo cogliere alcuni punti. Per Amato non è praticabile il campo largo perché non offre garanzie di governabilità; no a primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco; il fulcro della coalizione, a detta del deputato, sono il M5s guidato da lui, Sinistra italiana del segretario regionale Tonino Scala e il Pd stabiese nella persona del presidente del circolo Roberto Elefante. Il collante di questa trinità è l’amicizia che lega i tre uomini piuttosto che un programma politico. Ma il PD stabiese cosa pensa in merito!? Inoltre la figura del presidente di sezione non dovrebbe semplicemente garantire il funzionamento democratico della sezione, mentre al segretario spetta il ruolo politico? C’è stato un chiarimento sulla vicenda tra il Partito ed Elefante?
“Non c’è stato bisogno di alcun chiarimento con Roberto Elefante, abbiamo tutti condannato le parole dell’Onorevole Amato. Come già ho avuto modo di dire, le posizioni che Amato ha esternato in quella intervista non sono le posizioni del PD. Stiamo lavorando ad un campo politico che partendo da un piattaforma valoriale comune tenga dentro le forze progressiste, democratiche e riformiste presenti in città. Il punto di partenza è il contrasto alla camorra ed all’illegalità. Si parte da questo, perché questa è la situazione in cui si trova Castellammare di Stabia. Chi pensa di poter aggirare questo tema e parlare di altro come se quello che è successo riguarda solo qualche singolo e non l’intera comunità non ha capito la gravità della situazione che stiamo vivendo e non può essere un interlocutore del PD. Chiarito questo aspetto passeremo alla definizione del programma. Noi come PD stiamo costruendo una bozza programmatica aperta, una traccia di lavoro sulla quale confrontarsi per definire il programma che ci porterà alla scelta di un leader e con il quale ci presenteremo alla città. Sarà un lavoro di squadra, collegiale che vedrà coinvolte, con pari dignità, tutte le forze partitiche e civiche che si ritroveranno in un percorso comune.”
Sabato c’è stata la Manifestazione nazionale del Partito Democratico a Roma, contro le scelte scellerate del governo Meloni, non ultima l’aumento dell’età contributiva per andare in pensione. Lei ha partecipato alla manifestazione, la segreteria nazionale è pienamente partecipe nelle vicende stabiesi? Il PD permetterà che un amico di amici possa essere candidato sindaco?
“Quella di sabato è stata una giornata importante per il nostro partito. Siamo tornati in piazza dopo diversi anni dimostrando che c’è la possibilità di costruire un’alternativa seria a questo governo. Anche da Castellammare è partita una nutrita rappresentanza di nostri iscritti. A Roma per protestare ma anche per incontrarci con i nostri dirigenti nazionali. D’altronde la straordinarietà degli eventi che ha interessato Castellammare deve per forza di cose vedere il coinvolgimento del partito a tutti i livelli. Siamo in costante contatto con i nostri dirigenti provinciali, regionali e nazionali. Castellammare merita di ritornare al centro della discussione politica nazionale, per cui ben vengano le interlocuzioni ed i confronti con i livelli sovracomunali. In merito alla scelta del candidato Sindaco non ci sarà nessuna forzatura, nessun amico di amici, ma come già detto in precedenza la scelta del candidato avverrà nel solco di un proficuo e collegiale confronto tra le forze che animeranno la nostra coalizione.”