Expo 2030: Riad trionfa, Roma solo terza. Massolo critica: “Deriva mercantile”
Expo 2030: Riad trionfa, Roma solo terza. Massolo critica: “Deriva mercantile”
Riad ha conquistato il diritto di ospitare Expo 2030.Nel primo turno di votazioni, era richiesta una maggioranza di almeno due terzi.
Il verdetto sull’organizzazione di Expo 2030 è stato inequivocabile:
Riad si è aggiudicata 119 voti al primo turno, evitando così un ballottaggio. Roma, delusa per il terzo posto ottenuto con soli 17 voti, si è vista superare di gran lunga da Busan, che ha raggiunto quota 29. Su 182 delegati provenienti dai Paesi membri del Bureau International des Expositions riuniti al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux, 165 hanno votato per decidere la città che avrebbe ospitato Expo 2030. Riad ha ottenuto la necessaria maggioranza dei due terzi già nel primo turno.
I delegati arrivati al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux per votare la città ospitante di Expo 2030 sono stati accolti da folle accaldate che, al di fuori delle regole, hanno cercato di influenzarli a favore di Riad o Busan. I sostenitori sauditi sono stati più numerosi, cercando di persuadere i delegati uno per uno e accompagnandoli addirittura fino all’ingresso della sala delle votazioni. Anche i sostenitori sudcoreani, con slogan come “Busan, Busan”, si sono fatti sentire in maniera vivace, intonando persino una versione surreale di “Champs-Elysées” in coreano.
La delusione per Roma è palpabile, giungendo terza nella contesa. Secondo le stime contenute nel dossier di candidatura di Roma, Expo 2030 avrebbe significato per la Capitale un valore di 50,6 miliardi di euro, con la creazione prevista di 11mila nuove aziende e 300mila posti di lavoro.
A capo della delegazione italiana a Parigi c’era il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accompagnato dal ministro dello Sport Andrea Abodi. Gualtieri ha dichiarato: “Questa è stata una brutta sconfitta, siamo amareggiati”, rispondendo ai giornalisti al termine della riunione dei delegati del BIE a Issy-Les-Molineaux, in prossimità di Parigi. Ha poi aggiunto che bisogna “accettare sportivamente la sconfitta”, sottolineando che la vittoria di Riad è stata “schiacciante”, ma ha sottolineato anche l’eccellenza del progetto presentato da Roma.
Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha commentato: “La delusione per Expo 2030 è tangibile, è evidente una conferma del consenso a favore di Riad, che non sembra essere un avvenimento degli ultimi giorni o settimane. Tuttavia, non credo che l’universalità di Roma dipenda esclusivamente dall’Esposizione Universale”.
Massolo furioso su Expo: “Principio deriva mercantile”
Il presidente del Comitato promotore, l’ambasciatore Giampiero Massolo, ha espresso un commento più tagliente: “Se questo è ciò che la comunità internazionale sceglie in modo schiacciante, significa optare per un metodo transazionale anziché transnazionale. Prevale il principio dell’interesse immediato, la deriva mercantile”. Ha aggiunto: “È preoccupante l’attuale direzione presa dall’Expo, prima i mondiali di calcio, ora forse le Olimpiadi… non vorrei assistere alla compravendita dei seggi nel consiglio di sicurezza, perché se questo è il trend, l’Italia non dovrebbe esserne parte”.
Lezioni dall’Europa: Roscioli (Federalberghi Roma)
Giuseppe Roscioli di Federalberghi Roma ha dichiarato: “Non me l’aspettavo, pensavo che saremmo arrivati al ballottaggio. La vittoria schiacciante di Riad e il fatto che Busan abbia superato Roma mi fa riflettere. Forse non abbiamo agito nella maniera giusta, abbiamo commesso errori. Se chiedi a 100 persone a Busan, 99 non sanno nemmeno cos’è Expo. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma non ci aspettavamo una sconfitta così netta”.
Candidatura di Roma
La candidatura dell’Italia per ospitare l’Esposizione Universale del 2030 a Roma aveva come tema principale “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”. Questa proposta mirava a coinvolgere circa 150 nazioni diverse, prevedendo una vasta partecipazione di pubblico con stime di circa 23,6 milioni di visitatori, di cui il 55,4% italiani e il restante 44,6% stranieri. Considerando anche le presenze ripetute, ci si aspettava che l’affluenza totale superasse i 30 milioni di presenze, con una distribuzione del 59,2% di italiani e del 40,8% di visitatori stranieri.
Va notato che, in passato, anche Mosca e Odessa (in Ucraina) avevano presentato la loro candidatura per ospitare l’Esposizione Universale 2030, ma successivamente questa candidatura è stata ritirata.