Filippo, la solitudine dell’assassino: neanche i genitori vanno a trovarlo in carcere
Filippo, la solitudine dell’assassino di Giulia. In carcere i genitori del ragazzo non se la sono sentita di andare a colloquio. Avranno bisogno di un supporto psicologico per confrontarsi con il figlio dopo la tragedia. Intanto emergono sempre più straripanti i segnali di quell’amore malato, della gelosia di Filippo che non voleva che Giulia uscisse con le amiche. Osteggiava la vita sociale della ex fidanzata, covando risentimento e rabbia. Un massacro che nasconde l’ombra di una premeditazione. Il legale della famiglia Cecchettin raccoglie prove contro Turetta, frutto di messaggi e chat. Emergerebbe un carattere geloso e possessivo. Dalle ricostruzioni più volte Giulia aveva raccontato alle amiche di avere paura. Pressioni psicologiche e ossessioni continue. Adesso gli inquirenti stanno analizzato i contenuti dei cellulari di Giulia e Filippo, ritrovati proprio nell’auto dell’ex fidanzato.