Isadora la danzatrice della Villa Romana di Positano realizzata da Fabiana Fiengo
Napoli – Questa mattina presentato al Mann dal Sindaco di Positano Giuseppe Guida il progetto – La Villa Romana si racconta – , con il quale si intende promuovere e narrare con l’ausilio di vari linguaggi il patrimonio archeologico di Positano. La curatela del progetto porta la firma di Laura Valente, vincitrice del bando del Ministero dell’Interno per borghi d’arte, presenti anche Michele De Lucia, consigliere del ministro Gennaro Sangiuliano per le politiche culturali del Mediterraneo e il padrone di casa il direttore Paolo Giulierini con il quale lo stesso dottor Guida ha firmato già nel 2022 un protocollo d’intesa di collaborazione tra Comune di Positano e Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Durante l’evento è stato presentato al pubblico il fumetto “Isadora” è, infatti, ricorrendo al linguaggio della Nona arte che s’intende illustrare ai visitatori di tutte le età, italiani e stranieri la bellezza della lussuosa villa d’ozio con affreschi in IV stile pompeiano, vero fiore all’occhiello del patrimonio archeologico della Costiera amalfitana al centro di una campagna di scavi iniziata nel 2004 con la direzione dei funzionari archeologi della Soprintendenza Abap di Salerno che ancora oggi promette future interessantissime scoperte come quelle che annualmente siamo abituati a rubricare nel vicino Parco Archeologico di Pompei diretto da Gabriel Zuchtriegel. Protagonista del fumetto è “Isadora” una danzatrice, viene da sé che nella città che ospita il premio più antico al mondo dedicato all’arte coreutica il Positano Premia la Danza – Léonide Massine, non poteva che essere una giovane ballerina di quelle eleganti nel portamento e austere nell’incedere raccontate da Ovidio e Livio a Mecenate e soprattutto Augusto (la Villa di Positano secondo Matteo della Corte era proprietà di Posides Claudi Caesaris, potente liberto dell’imperatore Claudio). Gli antichi Romani non si dedicavano molto alla danza, ma amavano moltissimo veder danzare. I giovani potevano sostenere anche parti femminili ma in epoca imperiale, con la “liberazione della donna” operata da Augusto, le donne, che in Grecia non potevano recitare nemmeno nella commedia e nella tragedia, entrarono a far parte della pantomima. A illustrare “Isadora” è stata chiamata Fabiana Fiengo, laureata in Filologia Classica presso l’ateneo federiciano, in qualità di fumettista e vignettista, ha collaborato con i giornali Repubblica Napoli.it e Il Correre del Mezzogiorno, con la Fondazione Melanoma Onlus dell’Ospedale G. Pascale e con il Policlinico di Napoli. Nel 2018 un progetto per una serie di animazione, per la quale ha realizzato i disegni, è stato selezionato per lo Springboard Cartoon di Valenciennes in Francia, e nel 2019 lo stesso progetto, ampliato e modificato, è stato scelto per partecipare agli Animation Production Days di Stoccarda. Nel 2019 ha realizzato per Sergio Bonelli Editore, l’adattamento a fumetti del primo romanzo de “I Bastardi di Pizzofalcone “, serie poliziesca creata dallo scrittore Maurizio de Giovanni. Per “I Bastardi”, si è occupata anche del design dei personaggi. Nel 2022 nell’ambito del progetto “Un fumetto per l’ambiente” ideato e promosso dall’avv. Luca Vittorio Raiola, presidente del CMEA, sostenuto dal Comune di Sorrento, è stato affidato a Fabiana Fiengo il terzo workshop della prima edizione del Corso Concorso “Un fumetto per l’ambiente 2022” con tema il fuoco, terzo dei quattro elementi naturali da illustrare agli studenti della penisola sorrentina per appassionarli all’ambiente in cui vivono e prendere coscienza della sua complessità. “Un fumetto per l’ambiente” di Luca Vittorio Raiola è stato ed è il progetto apripista dell’incontro tra il linguaggio semiotico del fumetto e le esigenze delle pubbliche amministrazioni locali di comunicare con i propri utenti in modo sempre più chiaro e diretto, è assodato, infatti, anche in campo internazionale che i fumetti sono un ottimo ed efficace strumento di comunicazione e coinvolgimento anche per istituzioni complesse come, per esempio, quella dell’Unione Europea, soprattutto se rispondono ad una buona strategia di storytelling: la narrazione di una storia e l’interiorizzazione dei punti di vista da parte del lettore umanizzano meccanismi e burocrazie che possono ostacolare la percezione di cittadinanza attiva, queste sono riflessioni che i funzionari di Bruxelles hanno fatto proprie già nel 2011 quando furono istituiti Eurocartoon e Una vignetta per l’Europa. A cura di Luigi De Rosa
Isadora di Fabiana Fiengo