L’ Ammiraglio di Squadra in ausiliaria Donato Marzano confermato Presidente della Lega Navale Italiana.
ROMA, 31 ottobre. L’ Ammiraglio di Squadra in ausiliaria Donato Marzano è stato confermato alla guida della Lega Navale Italiana per il triennio 2023-2026. La nomina del Presidente Nazionale della LNI è stata formalizzata lo scorso 25 ottobre con Decreto del Presidente della Repubblica, in corso di registrazione. Riportiamo il suo discorso di reinsediamento nella prestigiosa carica già esercitata per il precedente triennio 2020-2023, mandato in cui è apparso evidente l’alto profilo della persona. «Ringrazio le Istituzioni, in particolare il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare che mi hanno proposto per un secondo mandato, per l’opportunità di poter proseguire nel coordinamento dei progetti e delle iniziative che questa autorevole istituzione, Ente pubblico non economico ed al contempo Associazione, porta avanti con spirito di servizio da 126 anni nei confronti del mare e delle acque interne», ha, poi, proseguito dichiarando e tracciando alcune delle principali linee d’indirizzo per il triennio 2023-2026: «Nel prossimo triennio continuerò ad incentrare l’azione della Presidenza Nazionale sul rafforzamento della coesione interna all’Associazione e su una azione esterna ancora più incisiva verso le Istituzioni nazionali e locali, la Scuola e l’Università, il Cluster marittimo, le Federazioni sportive, la cittadinanza, l’associazionismo, le Imprese e i media nell’ambito delle aree della nostra missione istituzionale. Mi riferisco alla cultura del mare e alla diffusione dei valori marinareschi, allo sport per tutti, alla formazione marittima ed al diporto, all’inclusione sociale e alla protezione dell’ambiente marino e delle acque interne. Il nostro impegno sarà anche quello di lavorare insieme per risolvere alcune delle problematiche con cui la LNI si trova a confrontarsi oggi e che potrebbero pregiudicarne l’esistenza stessa, quali l’applicazione della cosiddetta “Direttiva Bolkestein” alle concessioni demaniali, il riconoscimento del ruolo dei Centri d’Istruzione Nautica (CIN) e le conseguenze della legge di riforma dello sport. Un’attenzione specifica sarà dedicata alle attività di inclusione sociale, con particolare riguardo alla promozione della nautica solidale e dell’avvicinamento al mare e alle acque interne per tutti, abbattendo le barriere fisiche e sociali e promuovendo i valori della legalità e dell’integrazione in contesti sociali difficili. Ancora maggiore impulso verrà dato alla sostenibilità e alla salvaguardia ambientale, con progetti scientifici in collaborazione con le Università, gli Enti di Ricerca e le Associazioni, la formazione verso i giovani nelle Scuole e l’organizzazione di campagne di monitoraggio e di raccolta dei rifiuti, in aderenza ai valori che ci caratterizzano». Donato Marzano, sposato con la Signora Angela Gentile e padre di due figli, è entrato in Accademia Navale nel 1975, uscendone nel 1978 con il grado di Guardiamarina. Specializzato in “SIOC” (Sistemi Informativi Operativi Combattimento) ha assolto nei gradi di Sottotenente di Vascello e Tenente di Vascello, gli incarichi di Addetto al Servizio Operazioni sulle Fregate Lupo e Orsa, a bordo del Cacciatorpediniere Indomito e dell’Incrociatore Vittorio Veneto.Nel 1986, nel grado di Tenente di Vascello, ha comandato il Cacciamine Lerici, ricoprendo successivamente l’incarico di Capo Servizio Operazioni della Fregata Espero.Quale Ufficiale di staff ha guidato la Sala Operativa dello Stato Maggiore Marina dal 1993 al 1995 ed è stato assegnato alla Divisione INTELLIGENCE di SHAPE, Comando Supremo delle Forze NATO in Europa, dal 1997 al 2000. Nel grado di Capitano di Fregata, ha comandato la 1ª e 2ª classe dell’Accademia Navale, la Prima Squadriglia Corvette (classe Minerva) e Nave Durand de la Penne nel grado di Capitano di Vascello. Dall’Ottobre 2000 all’Ottobre 2001, ha assolto l’incarico di Capo di Stato Maggiore di COMGRUPNAVIT. Dal Novembre 2002 all’Ottobre 2005, l’Ammiraglio Marzano è stato assegnato al Terzo Reparto Pianificazione Generale dello Stato Maggiore Marina, in qualità di Vice Capo Reparto per le Operazioni. Dall’Ottobre del 2005 all’Aprile 2006 è stato incaricato quale Italian Senior Rappresentative della Cellula Interforze Nazionale presso lo United States Central Command (USCENTCOM) a Tampa, USA, per la crisi in Iraq e Afghanistan.Dal Maggio 2006 al Settembre 2008 ha ricoperto l’incarico di Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”, che ha sede in Le Grazie di Portovenere (SP).Dal Settembre 2008 all’Ottobre 2011 ha ricoperto l’incarico di Comandante del COFS (Comando Operativo Interforze delle Forze Speciali).Dall’Ottobre 2011 al Gennaio 2013 ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore di CINCNAV e dal Gennaio 2013 al Febbraio 2015 ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa. Dal Marzo 2015 al Settembre 2016 ha ricoperto l’incarico di Comandante Logistico della Marina Militare con sede a Nisida (Napoli). Dal 2016 al 2019, è stato il Comandante in Capo della Squadra Navale, ricoprendo anche, fino al Settembre 2017, l’incarico di Comandante della Forza Marittima Europea (COMEUROMARFOR). Nel mese di Ottobre 2019 ha lasciato il servizio attivo e dal 8.7.2020 è stato nominato Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana con Decreto del Presidente della Repubblica. Nell’ambito dei molteplici incarichi svolti nella branca operativa, l’ Ammiraglio ha partecipato a due missioni in Libano, all’Operazione Somalia 3 (United Shield) su Nave Garibaldi quale Capo di Stato Maggiore del 26° Gruppo Navale e all’Operazione Enduring Freedom in qualità di Comandante di Nave Luigi Durand De La Penne e del TASK GROUP 50.5 Multinazionale operante nell’Oceano Indiano. L’Ammiraglio Marzano è insignito delle seguenti numerose onorificenze, distintivi di merito:
• Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia relativa al periodo di Comando di Nave Durand De La Penne in Enduring Freedom nel 2002;
• Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
• Ufficiale dell’Ordine Nazionale al Merito (Francia);
• Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare;
• Medaglia d’onore di lunga navigazione di 1° grado (20 anni);
• Medaglia Militare di Argento al Merito di Lungo Comando (15 anni);
• Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio (40 anni);
• Croce commemorativa servizio militare pace Forza Multinazionale Libano;
• Medaglia commemorativa per l’operazione Golfo Persico 1;
• Croce commemorativa di partecipazione all’operazione Somalia 3;
• Croce commemorativa di partecipazione all’operazione Enduring Freedom;
• Medaglia commemorativa per l’operazione di Antipirateria;
• Decorazione d’Onore Interforze dello Stato Maggiore della Difesa;
• Nastrino di merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore della Difesa;
• Nastrino di merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore della Marina;
• Distintivo dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze;
• Distintivo tradizionale per il personale di COMSUBIN.
Fondata nel 1897 alla Spezia, la Lega Navale Italiana è un Ente pubblico non economico a carattere associativo, senza scopo di lucro, vigilato dal Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’Associazione ha lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l’amore per il mare e per lo sport, l’impegno in favore dell’inclusione sociale delle persone in condizione di disagio o con disabilità, la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne. La LNI si presenta oggi costituita da oltre 55000 soci, 255 strutture periferiche tra Sezioni e Delegazioni su tutto il territorio italiano e 4 Centri Nautici Nazionali. Dipendono, inoltre, dalla Presidenza Nazionale, che ne supervisiona e coordina le attività, il Centro Culturale per la Formazione Nautica, il Centro Culturale Ambientale e il Centro Studi Tradizioni Nautiche. La Lega Navale Italiana non riceve fondi pubblici e si autofinanzia dai contributi dei propri soci.
Fonti: Agenzia di Stampa nazionale DiRE e Portale LNI
(ricerca e approfondimento giornalistico Giulia Di Lorenzo)