Positano, Cosa possiamo fare noi genitori per capire se nostra figlia è in pericolo?
Positano, Costiera amalfitana . Cosa possiamo fare noi genitori per capire se nostra figlia è in pericolo? E’ la domanda che abbiamo rivolto alla psicologa e psicoterapeuta dottoressa Roberta Parlato , che ringraziamo
Sono nostri figli sia “Giulia” che “Filippo”, dunque la nostra attenzione deve essere rivolta sia a chi è vittima che a chi quella violenza l’agisce in modo subdolo o/e in modo atroce.
In tutti i nostri ruoli (professionisti, genitori, fratelli, figli, amici) siamo chiamati a vigilare e a promuovere il benessere e la sicurezza. Chiunque di noi si ferma a riflettere, può identificare gli elementi che non appartengono alla sfera dell’amore, quell’amore inteso come piacere a che l’altro sia felice, realizzato e libero di stare al mondo.
Dunque, ogni volta che vediamo una ragazza o un ragazzo infelice della propria relazione, svilito o preoccupato e angosciato dalla presenza dell’altro nella propria vita, allora siamo di fronte ad una relazione che i nostri ragazzi sanno bene nominare come “tossica”.
Noi osservatori, non abbiamo scuse, se non quelle che ci offre la nostra cultura maschilista, che giustifica un fidanzato o un marito sgarbato perché geloso, un fidanzato proibizionista perché insicuro, un compagno assillante perché innamorato. Non è così che si esprime l’amore, questo deve essere chiaro sia ai maschi che alle femmine.
Noi genitori possiamo osservare:
la serenità e lo slancio vitale dei nostri figli;
quanto e come si dedicano al proprio percorso formativo e/o lavorativo;
quanto e come condividono la propria relazione sentimentale con gli amici;
quanto le relazioni importanti precedenti sopravvivono al nuovo legame;
quanto nostra figlia sente di poter condividere i propri successi col suo ragazzo.
Tutti questi elementi ci parlano della famosa e mai scontata capacità di amare in modo sano … amare valorizzando la persona amata.
Dott.ssa Roberta Parlato (psicologa e psicoterapeuta)