Scuola Medica Salernitana: Crocevia dei Saperi e delle Arti – Il 25 novembre la consegna dei premi

Scuola Medica Salernitana: Crocevia dei Saperi e delle Arti – Il 25 novembre la consegna dei premi

Immersa nel cuore della Civitas Hippocratica, la Scuola Medica Salernitana persiste come un simbolo di connessione tra epoche, un ponte fondamentale tra il mondo antico e quello medioevale. Questa istituzione secolare rappresenta un punto di convergenza delle conoscenze, un crocevia dove le eredità classiche si intrecciano e si aprono a diverse culture e tradizioni.

L’inizio di questa storia intrisa di saggezza e scambio culturale si narra di un incontro fortuito tra un greco, un latino, un ebreo e un arabo. Il luogo magico di questo incontro fu Salerno, dove il pellegrino greco, Pontus, trovò rifugio accanto al ferito Salernus, curato con maestria dal latino. Presto, si unirono anche l’ebreo Helinus e l’arabo Abdela, tutti accomunati dalla passione per la medicina. Quest’incontro fortuito diede vita a una scuola unica, dove le conoscenze mediche fluivano, si arricchivano e si diffondevano.

I luminari della Scuola e le loro opere, come il “Passionarius“, una sorta di sintesi enciclopedica di Galeno, o la “Pratica” di Pietro Clerico e Petronecello, insieme al trattato di Trotula De Ruggero, contribuirono significativamente alla medicina moderna. Queste opere, tra le quali spicca il celebre “Flos medicinae Salerni“, hanno plasmato secoli di trattati medici, aprendo le porte alle prime donne allieve e poi docenti della Schola, come Abella, Mercuriade, Rebecca Guarna, Costanza Calenda e la celebre Trotula de Ruggiero, conosciuta come Trocta.

Questa istituzione nacque dalla fusione delle tradizioni greco-latine, basando i suoi principi sulle teorie di Galeno e sugli insegnamenti umorali di Ippocrate. Il suo metodo comprendeva una vasta conoscenza in fitoterapia, farmacologia e teorie ebraiche e arabe, unite a continue sperimentazioni pratiche. La Scuola Medica Salernitana gettò le basi per la medicina moderna e la cultura della prevenzione, introducendo il metodo empirico e l’approccio alla profilassi.

Il 25 novembre, giorno della Patrona “Santa Caterina Alessandrina”, presso il Salone dei Marmi di Palazzo Città, avrà luogo la XXIV Edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana e la consegna del Premio Internazionale Scuola Medica 2023. Questo evento sarà un’occasione per ricordare e celebrare l’eredità etica, culturale e scientifica lasciata dall’Antica Schola, un patrimonio storico che merita di essere riconosciuto come tale e valorizzato fino a diventare parte del Patrimonio dell’Unesco.

La giornata sarà divisa in due parti, la prima incentrata sulla Storia della Scuola Medica, con illustri docenti di storia della Medicina e la proiezione del primo film sulla storia dell’antica Scuola, girato da Antonio Molfese e dedicato al medico lucano del 1500 Arcangelo Molfese.

La musica, da sempre legata alla medicina, unirà i due momenti della giornata. Il Premio Paganini verrà conferito al violinista Giuseppe Gibboni che si esibirà con il suo Stradivari, seguito dal padre del violinista Daniele in un duetto con il pianista Piero Gatto, culminando in brani celebri come il Czárdás di Vittorio Monti e Il volo del calabrone di Nikolaj Rimskij-Korsakov, concludendo con il Valzer de l’Adieu op.69 n°1 di Fryderyk Chopin.

La seconda parte dell’evento sarà dedicata alla consegna delle Pergamene di Magister e Magistra dell’Uniposms, Gran Croci e Pergamene da ambasciatori a circa quaranta giovani ricercatori. I premi internazionali vedranno riconoscimenti per figure come il Maestro salernitano Giuseppe Gibboni, l’attore e regista salernitano Yari Gugliucci, la Prof.ssa Annamaria Colao per la Ricerca Scientifica, il Prof. Antonio Giordano per i suoi studi sulla genetica tumorale e il Prof. Bruno Ravera per la sua carriera nella Cardiologia Salernitana. Infine, il riconoscimento per la Sostenibilità Ambientale applicata alla medicina sarà consegnato al Dr. Valentino Mercati, Presidente dell’Aboca, per i farmaci biologici interamente biodegradabili.

Questo evento non solo celebra il passato glorioso della Scuola Medica Salernitana ma riconosce anche i pionieri moderni che continuano a portare avanti l’eredità di innovazione e scoperta nel campo della medicina e della ricerca scientifica.

 

FONTE: La Città di Salerno

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