Stop ai B&B nel centro storico Unesco di Napoli, l’impegno di Manfredi: “Non solo turisti”

Nel corso della presentazione dello stato di avanzamento dei 27 interventi nel Centro Storico, il comitato anti case-vacanze ha manifestato il proprio dissenso. Il sindaco ha dichiarato: “Studiamo il modello Firenze”. Una corsa contro il tempo è stata avviata per concludere 9 cantieri entro il 2024, mentre per altri 8 si è alla ricerca di nuovi finanziamenti.

La decisione principale, come riporta Repubblica, è il blocco dei nuovi contratti di affitto breve nella zona del centro. Il sindaco Manfredi afferma: “Abbiamo già agito sul fronte delle attività commerciali, bloccando le licenze per tre anni e vincendo le contestazioni legali”. Tuttavia, tra lavori edilizi interminabili e una crescente turistificazione, c’è il timore che il riconoscimento Unesco sia a rischio. Il sindaco risponde: “Assolutamente no”, sottolineando che la conferenza sarà l’occasione per ribadire la forte volontà di gestione e chiedere al governo strumenti di tutela più robusti.

Nel frattempo, dei 29 interventi iniziali del grande progetto Unesco, 10 sono stati completati per un totale di 24 milioni, con un paio in attesa del collaudo definitivo. Il Comune annuncia uno sprint, con altri 9 interventi in programma entro il 2024 per un investimento di 34 milioni. Tuttavia, ci sono ancora 8 progetti per i quali si cerca attivamente finanziamento: un totale di 18,7 milioni.

Il restauro è solo una parte dell’equazione, con la gestione che diventa fondamentale. Il sindaco Manfredi afferma che saranno firmate convenzioni tra il Comune e gli enti proprietari, poiché su questi luoghi sono stati investiti soldi pubblici. Rileva l’importanza di coinvolgere la comunità, citando l’esempio di Castel Capuano, che ha già una fondazione e l’idea di un museo dei corpi di reato.

Tuttavia, le sfide non mancano. Sul complesso di San Paolo Maggiore, con quasi 3 milioni di spesa, il Comune ha rescisso il contratto con l’impresa a causa di gravi inadempienze. Anche con il collaudo approvato, emergono controversie, come nel caso della chiesa di San Pietro a Majella, con un’impresa che richiede 750 mila euro. Napoli, con il suo Centro Storico Unesco, dimostra ancora una volta che uscire da una chiesa può significare finire in tribunale.

In Penisola sorrentina il sindaco Massimo Coppola a Sorrento ha fatto un regolamento molto restrittivo, ma c’è chi dice che non bisogna criminalizzare queste attività che permettono con questo reddito di poter andare avanti a molte famiglie.

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