Vietri, Nunzia e l’alluvione del ‘54: del nostro forno restarono solo le chiavi

19 novembre 2023 | 15:11
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Nunzia Quadrano, il forno Autuori e l’alluvione del 1954. Vietri sul Mare, in quel disastro persero la vita 84 persone. “Ricordo ancora quella terribile esperienza – racconta la donna – del forno di via Pellegrini restò soltanto il mazzo di chiavi. Il paese fu spazzato via dalla furia della natura”. Non ha perso il sorriso, anche in questa penultima domenica di novembre è alla cassa ne “il fornaio” di via Cristoforo Colombo. In tanti passano a salutarla e a raccogliere la sua gioia di vivere. “Non è stato facile, mio marito non c’è più da sei anni. Ma la famiglia continua a portare avanti la tradizione. Mia nipote, nonostante la giovane età, è una grande pasticcera”. I tempi moderni consegnano riflessioni sulla demografia di Vietri sul Mare. “Siamo rimasti in pochi – spiega – i residenti sono sempre meno. E d’inverno si sente la differenza. Mentre d’estate siamo sommersi dai turisti”. E’ l’ora di pranzo, Nunzia lascia la contabilità del forno e con tanto entusiasmo va a rifocillarsi. “Io vedo tutto – conclude – nessuno mi mette i piedi in testa”.
I ricordi a quei terribili momenti e la forza di rimboccarsi le maniche: “mio marito al tempo aveva solo venti anni. E’ andato avanti senza mai perdersi d’animo.
L’alluvione di Salerno del 25-26 ottobre 1954 fu una grave catastrofe causata da precipitazioni meteoriche di portata eccezionale; la tragedia fu talora aggravata nelle aree interessate da disboscamenti dissennati, i quali favorirono alcuni movimenti franosi estesi e distruttivi. Le zone maggiormente colpite furono le realtà della costiera amalfitana: Salerno, Vietri sul Mare, Maiori, Minori, Tramonti, Cava de Tirreni. La provincia di Salerno si risvegliò con la tremenda perdita di 300 persone. Circa cento delle quali soltanto nel comune di Vietri sul Mare.