3° “Percorso Presepiale 2023” a Minori: il Presepe della Chiesa dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento.
Nel Percorso Presepiale minorese, la visita che forse merita di essere fatta in primis quest’anno, è quella del Presepe curato dai ragazzi dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento, che si discosta dagli altri allestimenti perché non adotta paesaggi e protagonisti dal sapore locale, ma segue un criterio diverso: si ispira infatti all’episodio del presepe vivente, allestito la notte di Natale del 1223 da San Francesco d’Assisi nella cittadina toscana di Greccio.
Sono trascorsi esattamente 800 anni da quell’evento, e il racconto di quel giorno, estratto dalle fonti francescane, si può ascoltare dalla voce narrante registrata all’interno del vano in cui è collocata la suggestiva composizione presepiale.
Il gruppo dei giovani ideatori ha collocato l’intera scenografia in un piccolo vano laterale della chiesa, dal quale attraverso un corridoio si giunge al locale della sacrestia.
Il piccolo presepe è stato arricchito da effetti luminosi che mimano la giornata dall’alba al tramonto, e svelano tutti i personaggi in terracotta dipinti a mano, che indossano abiti d’epoca abilmente confezionati nel tempo, dalle abili mani di sarte e ricamatrici del paese.
Nel momento stesso che si varca il cancello d’ingresso di questa chiesa, si percepisce subito che si tratta di un luogo speciale, dove culto, tradizioni, arte e storia locale vivono in simbiotica naturalezza.
Nel piccolo cortile d’ingresso, un lungo pannello ceramico decorato con sobrie figure monocrome, ritrae i “Battenti” nei momenti salienti nella Settimana Santa, quando i Confratelli incappucciati e vestiti con lunghi camici bianchi, sfilano in processione per le vie principali del paese, intonando gli antichi canti del 1300.
Lungo il vialetto che conduce all’ingresso, due diversi affreschi molto suggestivi di scene del Cristo Crocefisso, vennero collocati alla fine degli anni ’70, grazie all’opera dell’artista e Maestro Mario Carotenuto.
All’interno della chiesetta ad aula unica, i visitatori vengono avvolti dalla calda atmosfera degli stalli lignei in ciliegio del XIX secolo, sovrastati dagli ovali affrescati di pareti e soffitto, di Paolo Signorino.
L’altare, con il settecentesco tabernacolo, è arricchito da una magnifica pala del 1618, raffigurante la Madonna del Rosario tra i Santi Caterina, Domenico, Trofimena, Orsola, Pio X e Gennaro, ad opera di Giovan Vincenzo da Forlì, ai quali tutti i minoresi sono molto devoti.