Addio Antonio Juliano, calciatore e bandiera del Napoli

Napoli – Ad 80 anni ci lascia  bandiera del club azzurro dal ’61 al ’78, con il quale ha vinto due Coppe Italia, ma ha anche giocato con la nazionale in 18 partite. Antonio Juliano è stato campione d’Europa nel ’68 ed era nella nazionale arrivata in finale dei Mondiali nel ’70 e sconfitta dal Brasile.  Da dirigente, è stato direttore generale del Napoli negli anni ’80, protagonista con l’ing. Corrado Ferlaino dell’acquisto di Maradona. Juliano aveva avuto un peggioramento della sua salute e negli ultimi giorni era stato ricoverato. Nato a Napoli il 26 dicembre del 1942, Antonio Juliano è un’icona del calcio nazionale, stimato e amato dalla città sia per la sua carriera in campo, da dirigente, negli anni in cui con il presidente Ferlaino deide il via ad una fase storica, prendendo dal Barcellona Diego Armando Maradona. Juliano iniziò a giocare con la maglia del Napoli nel 1963 a 21 anni e da allora ha militato in maglia azzurra per 15 anni, fino al 1978, chiudendo l’avventura al Napoli con 505 partite giocate, che lo vedono al terzo posto nella classifica di giocatori più presenti nel Napoli, dietro Hamsik e Bruscolotti, segnando da centrocampista 38 gol. Nel 1978 passò al Bologna per la sua ultima stagione in campo. In nazionale Juliano fece l’esordio nel 1966, convocato da Edmondo Fabbri. In tutto ha giocato 18 partite in nazionale in due anni di grande livello, vincendo gli Europei dopo aver giocato titolare la semifinale del torneo contro la Russia a Napoli, finita 0-0 e vinta dagli azzurri alla monetina, prima di vincere il trofeo nella sfida con la Jugoslavia, giocata due volte. Juliano fu anche nell’Italia che ai Mondiali del 1970 in Messico arrivò in finale, arrendendosi solo al Brasile di Pelè.

A cura di Luigi De Rosa