Amalfi ed il significato del detto popolare legato a Santa Barbara
Oggi si festeggia Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco, della Marina e del Genio militare, ma anche di chi lavora con fuochi pirotecnici o in generale con esplosivi e delle “morti violente”.
E ritorna alla mente il detto popolare “Comme Barbarea accussì Natalea” secondo il quale il giorno di Natale le condizioni meteorologiche saranno uguali a quelle del giorno di Santa Barbara.
Ma vi è anche un altro detto famoso ad Amalfi che recita: “Santa Barbara, affacciate affacciate ca mo passane ddoje carrozze, una ‘e acqua e una ‘e viento. Santa Barbara fai, fa’ bon tiempo”.
Ma perché la figura della Santa è così fortemente legata alle condizioni meteo?
Santa Barbara in una famiglia pagana. Secondo la leggenda il padre Dioscoro ordinò che la figlia venisse rinchiusa in una torre per sfuggire al corteggiamento dei suoi tanti pretendenti. Barbara però in cuor suo voleva dedicare la vita a Dio e quindi decise di battezzarsi prima di essere incarcerata, immergendosi per tre volte in una piscina d’acqua che si trovava nei pressi. In seguito ordinò che nella torre, dotata di due sole finestre, ne fosse realizzata una terza in onore della Santissima Trinità.
Venuto a conoscenza della conversione della figlia al Cristianesimo, Dioscoro andò su tutte le furie. La ragazza subì quindi numerose torture e fu condannata alla decapitazione, sentenza che fu lo stesso padre ad eseguire. Sempre secondo la leggenda un fulmine colpì Dioscoro subito dopo. Proprio questo sarebbe il motivo per il quale Santa Barbara è la protettrice contro i fulmini e di tutti coloro che rischiano una “morte improvvisa”.