Amalfi, quasi un secolo del Panificio Apicella: “ricordo ancora quando D’Alema mangiò qui”
“Ricordo ancora quando Il presidente del Consiglio Massimo D’Alema venne a provare la nostra pizza”. Il panificio Apicella di Amalfi sta per tagliare lo storico traguardo di un secolo di vita.
Vincenzo Apicella, che di anni ne ha 53, ripercorre le orme del padre Fortunato e prima ancora del nonno ( di cui porta il nome ) che iniziò l’antico mestiere nel 1930. Il civico 27 di via Lorenzo d’Amalfi è una piccola bottega di bontà, al banco c’è Vincenzo che serve con gentilezza la pizza al taglio e il pane ai clienti. “È molto sacrificante questo lavoro – spiega – senza passione non è possibile andare avanti tutti questi anni. Ho imparato da mio padre, ricordo ancora quando a tredici anni cercavo di carpire segreti e insegnamenti. Era un uomo molto rigido, mi rimproverava spesso. Ma grazie a lui sono ancora qui ad amare questo mestiere”. Pochi minuti nel panificio per capire che la più richiesta dai turisti e dagli studenti è la brioche semplice e con la nutella. La sveglia di Vincenzo è alle 21 tutte le sere tranne la domenica. Alle 22 già è lì ad alzare la saracinesca e a preparare le bontà per il giorno successivo. “Ci si abitua a questi orari, ma a mio figlio non consiglierei mai di seguire le mie orme”. Il panificio di notte diventa cornetteria di riferimento e si va avanti fino alle due del mattino. “Nessuno vuole fare più il pane – racconta Vincenzo – c’è davvero difficoltà a trovare qualcuno che intenda fare questa vita”. Eppure Vincenzo ama il suo lavoro e non lascerebbe mai Amalfi. “Ho avuto spesso proposte allettanti al Nord, ma non lascerei mai questo posto. Non me la sento proprio”.
La lievitazione naturale, le tante ore di riposo, il “rinfresco” e la nuova lievitazione. Qui è tutto come una volta, la tradizione non conosce altre regole se non gli insegnamenti del padre e del nonno. Del resto Vincenzo non ha bisogno dei social. “Chi ci conosce torna sempre da noi. La migliore pubblicità è quella delle persone che apprezzano i nostri prodotti e ritornano”.