Castellammare di Stabia: al via i lavori al museo Libero D’Orsi
Alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia sono iniziati nei giorni scorsi i lavori per la creazione di nuovi ambienti con nuovi allestimenti e l’arricchimento dell’offerta archeologica ai tanti visitatori del museo Libero D’Orsi. “Un museo diffuso, un grande parco, a Castellammare vogliamo invertire le regole della matematiche” ha detto a “Il Mattino” il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei Grabriel Zuchtriegel nel corso della sua ultima visita a Castellammare di Stabia nel corso della presentazione del libro “Cultura e Territorio”. E proprio in quella occasione Zuchtriegel annunciò l’imminente riapertura del Museo Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia. “Il nuovo allestimento che ha previsto l’integrazione degli apparati multimediali e didattici, l’implementazione di una nuova sezione arricchita di ulteriori 90 reperti dei quali molti recentemente restaurati, a cui si aggiungano 30 provenienti dal Mnn, concorre alla promozione della conoscenza dell’importante patrimonio stabiano e dell’antica Stabiae della quale sarà possibile conoscerne l’identità attraverso le sue trasformazioni in un percorso che va dalle antiche origini fino alle tappe che ne hanno determinato l’aspetto contemporaneo” fanno sapere dalla struttura Parco Archeologico. Collocato all’interno della reggia di Quisisana, il museo è stato inaugurato nel 2020 ed ha rappresentato il primo passo concreto di una nuova fattiva collaborazione tra la Soprintendenza e la città di Castellammare di Stabia. Nel corso di questi anni la struttura ha comunque fatto registrare numeri importanti nonostante la mancanza di una biglietteria. Circa novemila visitatori e cinquemila solo l’ultimo anno. Ora con la sinergia dell’ente Parco Archeologico di Pompei e l’implementazione dei nuovi ambienti si spera che possa definitivamente decollare. Il fatto di non essere ben collegato con la città e agli atri siti archeologici della zona è stato uno conto salato da pagare inevitabilmente. Ma questo è un aspetto sul quale Grabriel Zuchtriegel vuole incidere profondamente con la creazione del servizio navetta. “Abbiamo previsto una navetta che copre tutti i siti archeoligici – ha precisato – non è quasi mai piena ma i conti li faremo in prospettiva di un cambiamento. Abbiamo cambiato la strategia di comunicazione perché sappiamo bene che non c’è solo Pompei e che i visitatori, anche grazie al biglietto integrato, potranno visitare anche altri siti di eguale valore storico”