Festa dell’Immacolata, scopriamo le tradizioni nella bellissima città di Napoli
Festa dell’Immacolata, scopriamo le tradizioni nella bellissima città di Napoli
L’8 dicembre, nel cuore dell’Avvento, si celebra la festa dell’Immacolata, un evento religioso di significato profondo che inaugura il periodo natalizio. Questa ricorrenza, estremamente sentita in tutta Italia, assume un’importanza particolare a Napoli, una città che nel corso dei secoli ha consolidato tradizioni e rituali legati a questo giorno, diventando uno dei momenti più significativi delle festività partenopee.
È un giorno di allestimento di alberi e presepi, celebre per i vivaci allestimenti di San Gregorio Armeno, dove si materializza l’arte artigianale dei pastori. Ma l’8 dicembre a Napoli è anche sinonimo di riti, processioni e un connubio tra sacro e profano che contraddistingue questa giornata così speciale.
La celebrazione dell’Immacolata Concezione, istituita nel 1854 da Papa Pio IX, non riguarda la concezione di Gesù, bensì l’assenza di peccato originale nella nascita della Beata Vergine Maria. Questo dogma, basato su passi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento, ha avuto conferma con l‘apparizione della Vergine a Bernadette a Lourdes, dichiarando “Io sono l’Immacolata Concezione”.
A Napoli, il culto si manifesta attraverso varie cerimonie e tradizioni. La guglia dell’Immacolata in piazza del Gesù è il fulcro della devozione mariana, dove ogni 8 dicembre i vigili del fuoco depongono un omaggio floreale alle mani della Madonna, sospeso fino a 30 metri d’altezza. Questo monumento, simbolo di devozione, venne eretto nel 1747 su richiesta del padre gesuita Francesco Pepe.
Numerose chiese partenopee dedicano questa giornata all’Immacolata, tra cui Santa Maria Apparente e la Basilica Santuario del Gesù Vecchio dell’Immacolata di Don Placido, meta di fedeli e curiosi desiderosi di pregare e ammirare le testimonianze religiose.
Ma non solo a Napoli l’Immacolata è vissuta intensamente. In tutta la Campania, questa festa è celebrata con processioni, messe e tradizioni popolari. A Castellammare di Stabia, i “fuocaracci” illuminano la notte tra il 7 e l’8 dicembre, rappresentando una sorta di gara tra i quartieri cittadini, un evento legato alla pratica del falò, ricco di simbolismo religioso e folklore popolare. Questa tradizione si mescola con la storia di un pescatore che, in una tempesta, invocò la grazia della Madonna sopravvivendo grazie a un legno e accendendo poi un fuoco chiamando “Fratiell e Surell” a pregare intorno al falò.
Anche a Torre del Greco, l’8 dicembre è caratterizzato da una processione legata a un evento miracoloso. Nel 1861, durante un’eruzione del Vesuvio e un terremoto che sconvolsero la città, i cittadini fecero voto alla Madonna. Portando in processione la sua statua, l’attività eruttiva e sismica cessò, secondo le testimonianze dell’epoca.
In questo modo, l’8 dicembre in Campania, e soprattutto a Napoli, diventa un momento di fede, tradizione, devozione e storia, unendo sacro e profano in celebrazioni che coinvolgono l’intera comunità, rendendo questa giornata un momento speciale nel calendario delle festività natalizie.